Mese: Luglio 2017

Prevenzione incendi e cosa fare in caso di incendio

In questi giorni torna l’incubo incendi sulle nostre amate montagne e luoghi di interesse naturalistico soprattutto amato da noi escursionisti.

Ebbene si, affrontare con le dovute precauzioni e raccomandazioni del caso. Un’emergenza o situazione che potrebbe capitarci in qualsiasi momento.

Non vogliamo scoraggiare o mettere paura ma è importante informare per essere informati, anche per prevenire incendi, e quindi non solo sopravvivervi o sfuggire.

Ecco alcune regole fondamentali ed efficaci estrapolate dal sito del corpo forestale dello stato

Bosco in fiamme

COME AGIRE IN CASO DI INCENDIO
IMPORTANTE
Chiamare immediatamente
il Numero telefonico nazionale del
CORPO FORESTALE DELLO STATO
1515 o gli altri numeri di pronto intervento

COME PREVENIRE GLI INCENDI DI BOSCO 

Non gettare mai mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi.
Non accendere mai fuochi nel bosco, se non in aree a ciò destinate.
Non parcheggiare mai l’auto sopra erba o foglie secche.
Non abbandonare mai rifiuti nel bosco e/o fuori dalle regolari discariche.
Non bruciare mai stoppie, paglia o altri residui agricoli vicino al bosco o ad altre aree incolte.

IN CASO DI AVVISTAMENTO DI UN INCENDIO 

Avvisaresubito il Corpo forestale dello Stato, telefonando al numero 1515o agli altri numeri di pronto intervento.
Segnalare il luogo dove si scorge il fumo o si vedono le fiamme,comunicando località e Comune. Non riagganciare fino a che l’operatore non abbia dato conferma.
Non avere timore a fornire il proprio nome, cognome e telefono; si tratta di informazioni riservate, che non saranno comunicate a estranei, necessarie a chiedervi ulteriori dettagli e a scoraggiare le chiamate di disturbo.

Se possibile, fornire ulteriori informazioni:
Entità e descrizione del fumo (colonna di fumo bianco leggero oppure colonna di fumo nero, colonna di fumo isolata oppure più colonne allineate).
Presenza di abitazioni, elettrodotti, strade e ferrovie.
Tipo di vegetazione e bosco: incolti, pascoli, pinete, querceti,macchia mediterranea, ecc.

COMPORTAMENTI DA TENERE IN CASO DI INCENDIO 
Assicurarsi una via di fuga, considerando il percorso stradale in relazione alla direzione dell’incendio.
Non allontanarsi dal veicolo, che garantisce una buona possibilità di sopravvivenza durante il passaggio del fuoco; fermare il veicolo in zone aperte e prive di vegetazione; mantenere le luci accese,chiudere i finestrini e le prese d’aria.
Non sostare in zone sovrastanti l’incendio o sottovento.
Non fermarsi a osservarel’incendio lungo la strada; se la strada è chiusa, non accodarsi ma tornare indietro.
Facilitare l’intervento dei mezzi di soccorso, non ingombrando la strada con l’autovettura.
Non lasciare parti del corpo scoperte.
Non fuggire in preda al panico; cercare un punto in cui sia possibile attraversare il fuoco e portarsi senza esitazione né ripensamenti sulla zona già bruciata.
Seguire sempre le indicazionidate dal personale o dal Direttore delle Operazioni di Spegnimento (D.O.S.).

INTERVENTI POSSIBILI 
 
Intervenire su un incendio senza dispositivi di sicurezza né addestramento è pericoloso. Il Direttore delle operazioni di spegnimento e i suoi collaboratori allontaneranno dalla zona curiosi e “volontari occasionali”, o li destineranno a compiti di supporto logistico.

I cittadini possono tuttavia impedire che un piccolo fuoco si trasformi in un incendio.
Solo in caso di un principio di incendio e solo se certi di avere una via di fuga si può tentare di spegnerlo: Tenendo le spalle al vento, battere le fiamme con un ramo verde fino a soffocarle.
Indicare alle squadre antincendio le strade o i sentieri che si conoscono.
Mettere a disposizione riserve d’acqua e altre attrezzature.
Non avvicinarsi mai al fuoco controvento e tener sempre presente che il vento può presentare improvvise e imprevedibili variazioni di direzione e di intensità.
Se si ha a disposizione una pala, gettare terra sulla base delle fiamme.
Non affrontare le fiamme da soli; in caso di malessere si deve essere soccorsi in tempo.
Per bloccare il fuoco è importante togliere materiale combustibile dal suo percorso.
Se un ricovero di bestiame è a rischio, aprire una via di fuga agli animali.
Vigilare e presidiare le zone bruciate, spegnendo definitivamente ogni parte ancora fumante, poiché il fuoco può riprendere anche a distanza di tempo.
 
I PERICOLI CONNESSI ALL’INCENDIO 
 
Il fumo fa perdere il senso dell’orientamento e il contatto con gli altri, irrita gli occhi e le vie respiratorie, può intossicare e far perdere i sensi, impedendo di mettersi in salvo. Il fumo è la prima causa di morte!
Gli alberi bruciati, ma ancora in piedi, possono cadere improvvisamente, anche tempo dopo il passaggio del fuoco; segnalarne la presenza se sono vicini a vie di transito.
Il terreno percorso dal fuoco è più instabile; se si cammina in aree bruciate, aumenta il rischio di rotolamento sassi e di cadute specie in caso di stanchezza, buio o panico.
La caduta di pietre, anche di grandi dimensioni, di rami e di alberi non cessa una volta che le fiamme sono spente! Piogge cospicue e vento forte a raffiche possono far tornare il pericolo anche a mesi di distanza.
Il lancio d’acqua di un aereo o elicottero può far cadere a terra una persona, spezzare rami o, se intercetta un elettrodotto, innescare una scarica a terra, con pericolo di folgorazione! Se non si riesce ad allontanarsi, mai farsi sorprendere in piedi o, peggio, in corsa dal lancio d’acqua; in caso, sdraiarsi a terra proteggendo il viso con le mani.
Manufatti rurali e discariche abusive possono contenere sostanze infiammabili, tossiche o esplosive. L’incendio rende nervosi e quindi pericolosi anche gli animali più mansueti (cani, pecore, mucche, cavalli); anche vipere,  vespe e calabroni diventano più aggressivi.
I cespugli vengono tagliati per aprire varchi nella vegetazione; spesso rimangono pericolosi monconi con spigoli appuntiti, proprio nei punti di passaggio.
Elicotteri e autobotti spesso lasciano sull’asfalto un velo di prodotto estinguente che rende il fondo scivoloso e può causare incidenti stradali.
Gettare acqua su accumuli di brace può generare improvvise espansioni di vapore, con effetti simili a piccole esplosioni.

QUANDO SI È CIRCONDATI DAL FUOCO 

Mantenere la calma.
Cercare una via di fuga sicura: una strada o un corso d’acqua.
Se non si trova nessuna via di fuga, spostarsi lungo il fronte del fuoco per cercare il punto di più facile attraversamento, quindi attraversare il fronteper raggiungere l’area già bruciata.
Se non ci sono alternative, stendersi a terra dove non c’è vegetazione, bagnarsi o coprirsi di terra e prepararsi all’arrivo del fumo, respirando con un panno bagnato sulla bocca.
In spiaggia raggrupparsi sull’arenile e immergersi in acqua.
Non tentare di recuperare gli effetti personali. La vostra vita è più importante!
Non abbandonare la casa, se non si è certi che la via di fuga sia aperta; sigillare (con carta adesiva e panni bagnati) porte e finestre e segnalare la propria presenza. Il fuoco oltrepasserà la casa prima che all’interno penetrino il fumo e le fiamme.
Su strada, in assenza di una via di fuga sicura, fermare l’automobile e non abbandonarla; chiudere i finestrini e il sistema di ventilazione; segnalare la propria presenza con il clacson e con i fari.

Domenica 23 Luglio -Archeotrekking a Brancaleone Vetus (RC)-

Domenica 23 Luglio Kalabria Experience in collaborazione con AKU ITALIA SRL., propongono questo bellissimo ed interessante archeotrekking pomeridiano nel suggestivo borgo fantasma di Brancaleone Vetus a sostegno del progetto #salviamobrancaleonesuperiore che dal 2015 sta portando avanti iniziative per il recupero e la valorizzazione del Parco Archeologico Urbano di Brancaleone Vetus grazie alla Pro-Loco di Brancaleone (Ente ufficiale di gestione del Parco).

L’evento avrà come obbiettivo la riscoperta di antichi sentieri, vicoli e grotte del borgo, oltre che ad una illustrazione storico-archeologica di tutto l’antico sito urbano, caratterizzato anche da una flora particolare oltre che da elementi di forte interesse geologico e archeologico.

L’azienda AKU leader del settore di abbigliamento e attrezzatura trekking a livello mondiale sarà presente all’iniziativa con i suoi delegati, che in questa occasione effettueranno la consegna ufficiale delle nuovissime T-shirt sponsorizzate alla neo-associazione Kalabria Experience che sta promuovendo iniziative volte alla valorizzazione del territorio e delle sue risorse naturalistiche-archeologiche e paesaggistiche.

L’ITINERARIO:

L’itinerario prevede un percorso molto complesso e particolare o per meglio dire “inedito” partendo dalla Madonnina delle grazie, passando per il vecchio cimitero e l’antico calvario, dove insistono testimonianze e segni inequivocabili dei primi cristiani Bizantini che si insediarono proprio su questa collina tra il V°-VIII° sec. D.C.

Si entrerà così nel borgo abbandonato attraverso una breve visita al quartiere basso e industriale del tempo, caratterizzato dalla presenza evidente delle antiche case grotta, l’antico frantoio e poco distante una grotticella con affreschi risalenti al 1600. Da qui attraverseremo in brevissimo tempo il querceto “Maddaloni” e ci dirigeremo verso il borgo (sul lato di ponente) dove la vista della catena pre-aspromontana ci farà scorgere i borghi di; Staiti-Motticella,Ferruzzano e Bruzzano Zeffirio.

Proseguiremo costeggiando la formazione rocciosa stratificata attraverso un piccolo viottolo abbastanza sdrucciolevole ci porterà all’ingresso del nucleo più antico dell’abitato. Qui, entreremo in contatto con scorci e paesaggi mozzafiato caratterizzati dalla colorazione rossiccia delle rocce che al calar del sole infiammano l’ambiente circostante.

Visiteremo delle antiche grotte, scoperte proprio un anno fa e proseguiremo per vicoli e case ormai crollate fino a giungere sul lato nord del borgo che a strapiombo sulla “valle degli armeni” ci darà ampia visione del paesaggio caratterizzato da campi coltivati, colori e contrasti che ci accompagneranno fino a raggiungere la sommità alta del borgo (molto più agevole).

Qui visiteremo;  l’antica chiesa matrice dell’Annunziata, i silos granai e la piazzetta che ci proietterà nel glorioso  passato di Brancaleone. Dulcis in fundo, visiteremo la grotta dell’Albero della vita dove resistono ancora antiche tracce di graffiti di ispirazione siriaco-armena.

Ridiscenderemo il borgo attraverso la via principale che è stata recentemente resa accessibile grazie agli interventi del Consorzio di Bonifica Versante Ionico Reggino e dalla Pro-Loco di Brancaleone che stanno portando avanti alcuni lavori per il recupero dei sentieri turistici del borgo.

Raggiungeremo in breve tempo la Chiesa nuova dell’Annunziata attraversando le stratificazioni rocciose di arenaria che ci catapulteranno indietro nel tempo quasi fino alle origini della terra.

Concluderemo il nostro viaggio esperienziale con il taglio della torta offerta dell’organizzazione per festeggiare con AKU la consegna ufficiale delle nuove t-shirt della stagione 2017.

(Guida ufficiale: Sebastiano Stranges)

 

MISSION:

L’evento prevede una quota di partecipazione di 7€, che andrà a sostenere il progetto #salviamobrancaleonesuperiore, sarà un segno inequivocabile della nostro sostegno alle buone iniziative di tutela del patrimonio storico-archeologico del territorio.

A tutti i partecipanti verrà donato un gadget solidale come segno di riconoscimento per aver contribuito al progetto oltre ad un buono sconto del 30% offerto da Planet-Fire Caccia e Pesca ad Ardore Marina (esercizio convenzionato con Kalabria Experience)

Per tale occasione @IGreggiocalabria e @IGworldclub ha organizzato un Photo-contest Instagram con Hashtag: #salviamobrancaleonesuperiore da apporre su tutte le fotografie della giornata e condivise dai partecipanti su; Instagram e Facebook.

I migliori scatti saranno selezionati e votati dai follone di tutto il mondo, lo scatto vincitore sarà premiato nel corso dell’anno (durante una della tante escursioni sul territorio) con la stampa fotografia vincitrice.

Non resta che aspettarvi numerosi per godere di un meraviglioso e ricco pomeriggio culturale al borgo di Brancaleone vetus in cammino sulla storia e nel tempo e a sostegno dei progetti che si stanno avviando!

 

MAPPA:

PROGRAMMA:

ore 17:15 Raduno Piazza della Chiesa Maria SS Annunziata nella frazione di Paese Nuovo
ore 17:30 Partenza con le auto verso Brancaleone Vetus
ore 17:45 Parcheggio automobili ed inizio percorso a piedi
ore 20:00 Cerimonia taglio della torta e rinfresco nella piazzetta del borgo.
ore 20:30 Rientro alle auto e rientro

 

SCHEDA TECNICA:

Escursione di tipo: E (Escursionistica)
Livello di difficoltà: Medio/facile
Percorso: anello per circa 2km in totale
Pendenza: 260-280mt
Acqua sul percorso: assente

 

COME ATTREZZARSI:

Scarpe da trekking, abbigliamento comodo, maglietta di ricambio, scorta d’acqua (almeno 1,5lt), cappellino, occhiali da sole, crema solare.

 

PER ISCRIVERSI:

Basta telefonare al numero 347-0844564 (no sms o whatsapp) fornire le proprie generalità entro e non oltre il 20 Luglio 2017 (iscrizioni limitate ad un numero massimo di 20 partecipanti muniti di idonee calzature da trekking) i minori non possono partecipare.

 

IL TRAILER:

 

 

 

 

Domenica 16 Luglio 2017- Escursione alle Cascate Mundu e Galasìa (Molochio)

Domenica 16 Luglio, Kalabria Experience propone questa bellissima ed estasiante escursione alle cascate di Galasìa e Mundu.

DESCRIZIONE:

Nel territorio di Molochio, in località Trepidò, in provincia di Reggio Calabria, all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte, attraversando la vallata del torrente Barvi si raggiungono le cascate, Mundu e Galasìa. Il paesaggio che circonda laghetti limpidi e salti d’acqua tra rocce granitiche, dislivelli e strette gole, è caratterizzato da una ricca vegetazione composta da querce, lecci, faggi, grosse liane di vitalba e da rare varietà di felci tra le quali la felce gigante bulbifera (Woodwardia radicans) le cui origini risalgono alla preistoria.

Si tratta di salti d’acqua di notevoli dimensioni situati lungo il corso dei valloni Mundo e Schiavo che formano il torrente Barvi, affluente sinistro del torrente Marro.

Tra le cascate del Vallone Schiavo, in totale tre, con altezze variabili tra 15 e 30 metrila più suggestiva è alta circa una ventina di metri e viene chiamata Galasìa, il suo nome deriva dal vocabolo grecanico che significa “rovina, burrone”. Questa cascata, tra le più suggestive d’Aspromonte, ha la forma di un velo di sposa. Tra la gente locale è conosciuta anche con il nome di  “crapa janca”.

Più a valle si può ammirare la cascata Mundu (in zona viene chiamata U schioppu ru Munnu ), anche il suo nome derivante dal grecanico con il significato di “nudo, spoglio”. Il salto di circa 20 metri termina in una limpida pozza con un grosso masso al centro.

 

ITINERARIO:

Alle ore 09:00 incontro presso svincolo autostradale Gioia Tauro, da qui proseguiremo verso Molochio ma baipassando il centro abitato e quindi proseguendo verso Villaggio Trepitò, fino ad incontrare in un tornante, uno slargo con un tabellone che indica le cascate e dal quale si diparte il sentiero. Giunti a questo punto, lasceremo le nostre auto per proseguire a piedi. ll tempo che impiegheremo nel percorso a piedi è di circa 1 ora e mezza. Il tratto iniziale del sentiero scende nella valle con diversi tornanti e prosegue seguendo una vecchia mulattiera. Più avanti, imboccheremo un viottolo che attraversa alcuni terrazzamenti (segni di antiche coltivazioni) e giungeremo sul torrente Jamundu. Per giungere alla cosiddetta cascata Mundu, dobbiamo così ridiscendere il corso d’acqua attraverso un percorso abbastanza ripido e scivoloso seguendo le indicazioni. Superata questa località, giungeremo poi sul torrente Barvi e da qui proseguiremo ancora verso monte, superando una frana. Seguendo uno stretto sentiero (che scende) ci porterà sul corso d’acqua ed alla suggestiva cascata Galasìa, che sarà il nostro punto di arrivo dell’escursione. Uno spettacolo meraviglioso ci accoglierà e quì potremo fare il bagno nelle fresche e tonificanti acque per poi consumare il nostro pranzo/spuntino.

Una volta rifocillati e riposati, torneremo indietro sui nostri passi intraprendendo lo stesso percorso per il rientro al punto di partenza quindi in salita.

(Non escludiamo una volta terminata la nostra escursione, una sosta sui piani di Monte Trepitò da cui godere un fantastico panorama su tutta la Piana di Gioia Tauro).

COME ARRIVARE::

Per coloro i quali vengono dalla Tirrenica, è consigliabile l’uscita di Gioia Tauro da dove si prosegue per la strada provinciale che porta a Molochio (km.9) baipassando il centro abitato direzione Monte Trepitò.

Per coloro i quali vengono dalla jonica attraverso la S.G.C. Jonio – Tirreno è preferibile uscire allo svincolo di Gioia Tauro (punto d’incontro) per poi proseguire verso Molochio direzione Monte Trepitò fino al punto di accesso al percorso.

SCHEDA TECNICA:

  • ESCURSIONE DI TIPO: E (ESCURSIONISTICA)
  • DISLIVELLO MEDIO: 280MT
  • KM A PIEDI: CIRCA 7KM A/R
  • TEMPI: 5H A/R (ESCLUSO SOSTE)
  • PERCORSO: BOSCO/MULATTIERE/SENTIERO n° 220
  • ACQUA POTABILE: NO
  • PRANZO: A SACCO

COME PARTECIPARE:

  • ADESIONE AL NUMERO: 347-0844564 ENTRO E NON OLTRE VENERDì 14 LUGLIO (fornendo le proprie generalità e recapiti) NO SMS-NO WHATSAPP!!!
  • NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI: 30 (superato tale soglia numerica non si potrà partecipare)
  • QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 5€ (contributo per le spese organizzative) non è prevista assicurazione infortuni!

N.B.

L’ATTIVITA’ è RISERVATA A CHI SI ISPIRA E CONDIVIDE IL NOSTRO MODELLO ESCURSIONISTICO, PER TANTO E’ OBBLIGATORIO PRENDERE VISIONE CHE IL PARTECIPANTE PARTECIPA A TITOLO VOLONTARIO ED ESONERA L’ORGANIZZAZIONE DA OGNI RESPONSABILITA’ CIVILE O PENALE CHE POSSA VERIFICARSI SUL PERCORSO. INOLTRE E’ PREGATO DI TENERE UN COMPORTAMENTO ADEGUATO ALL’AMBIENTE, RISPETTANDO GLI ALTRI, L’AMBIENTE E SEGUENDO LE DIRETTIVE DEL CAPO-GRUPPO.

 

COSA PORTARE:

Scarpe da Trekking (vietate le scarpe da ginnastica), occhiali da sole, crema solare, cappellino, scorrta d’acqua (almeno 2lt), barrette energetiche, spuntino per il pranzo, zainetto leggero, costume e asciugamano eventuale.

SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE: TOTO’ ZINGHINIì (SudTrek)

 

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