Mese: Aprile 2019

Escursione a Monte Scapparone (Africo)

USCITA RINVIATA!!!

Nuova entusiasmante avventura per Kalabria Experience Domenica 5 Maggio, che si spingerà con forza e determinazione sulla cima del Monte Scapparone (1.058mt di bellezza)!!!
ll monte Scapparone “Scapparruni” in dialetto locale, rappresenta un simbolo di energia della terra e delle forze geomagnetiche, si innalza proprio su una linea di faglia molto attiva, ed è qui che le energie della terra si sono scontrate facendo emergere dalla crosta terrestre questa montagna.

Un monte legato ad un passato a cui sono attribuite numerose vicende oscure, ma anche meta di numerosi appassionati escursionisti attratti della sua maestosa imponenza  sulla cui sommità è possibile godere di panorami indescrivibili sulla vallata degli Armeni e non solo… anche sulla grande e suggestiva Fiumara La Verde!

DESCRIZIONE

Si partirà da Brancaleone (frazione Paese Nuovo) dove ci si incontrerà e ci si metterà in strada con la “propria automobile”  in direzione Motticella di Bruzzano Zeffirio. Superato il piccolo borgo, si raggiungerà loc. Scrisà e poi San Pietro, qui l’asfalto termina in un grande spiazzo per parcheggiare le auto ed iniziare il cammino tutti in salita su tornanti in terra battuta.

Dopo aver percorso 3km circa, si raggiungerà la prima terrazza panoramica a quota 800mt (loc. Agrami), qui faremo una breve sosta per poi riprendere il cammino che si farà via via e tornante dopo tornante sempre più suggestivo ed aspro.

Dopo aver percorso altri 3km raggiungeremo il piccolo rifugio di pietra ai piedi della cima rocciosa del monte. Consumeremo il pranzo (a sacco) nel rifugio e immersi nel silenzio del paesaggio circostante.


Subito dopo pranzo, con una brevissima camminata sulle rocce, raggiungeremo la cresta del monte, dove da qui potremo ammirare l’Aspromonte e la grande fiumara La Verde in tutto il suo splendore!


Ci rimetteremo in cammino nel primo pomeriggio sulla stessa strada percorsa all’andata con nuovi scorci e nuovi colori, raggiungeremo in 2 ore circa il punto di partenza del mattino.

 

PROGRAMMA :
Ore 8:15 Raduno e registrazione presso (Circolo No Problem Razzà) a Brancaleone nella frazione Paese Nuovo (Registrazione) GADGET OMAGGIO AD OGNI PARTECIPANTE!
Ore 8:40 partenza in auto fino a località Scrisà (Bruzzano Zeffirio) 9km
Ore 9:15 inizio percorso a piedi
Ore 12:30 arrivo in cima (pausa pranzo) a cura dei partecipanti!
Ore 14:30 partenza per il rientro al punto di partenza (Scrisà)
ore 17:00 arrivo previsto alle automobili – e rientro a Brancaleone

SCHEDA TECNICA:

Escursione di tipo: E (Escursionistica)
Grado di difficoltà: Medio/facile
Lunghezza percorso: 12 KM A/R
Dislivello Medio: 680 mt
Condizioni del percorso: Strada sterrata
Presenza D’acqua: NO (rifornirsi da casa)
Adatta ai bambini: NO

 

COME PARTECIPARE?
Telefonando al numero 347-0844564 e fornendo dati anagrafici (nome e cognome) entro e non oltre il 3 Maggio ore 16:30.NUMERO MAX DI ADESIONI “25”

 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 
Per tale escursione è previsto un piccolo contributo di 8€ (a sostegno del progetto) ad ogni partecipante verrà consegnato un omaggio come ricordo dell’escursione.

 

ATTREZZATURA CONSIGLIATA:
Calzature idonee da Trekking,  1.5 d’acqua, cappello, indumenti a strati, k-way, impermeabile tascabile, occhiali da sole, barrette energetiche, pranzo a sacco o snack da consumare veloce per il pranzo, macchina fotografica o smartphone e tanta tanta voglia di arrivare in cima !

 

NOTE IMPORTANTI:
Ricordiamo che la partecipazione è libera e pertanto non prevede alcune forma assicurativa contro infortuni, pertanto il partecipante, presa visione del presente programma accetta le condizioni ed esonera l’organizzazione da eventuali responsabilità civili o penali che possano derivare dall’escursione.

E’ opportuno prendere consapevolezza che il percorso sarà tutto in salita su strada sterrata e pietrosa, occorre avere buona resistenza e soprattutto importante sapere che il nostro progetto promuove “il turismo lento”  non garantiamo il rispetto degli orari come previsto in programma!

Il programma potrà subire delle variazioni dovute alle condizioni del percorso e/o comunque soggette a valutazione dell’organizzazione, qual’ora sussistano gravi pericoli per il gruppo (come condizioni meteo avverse)

 

MAPPA:

Le origini Ebraiche dei Jaluni, il dolce tipico di Staiti (RC)

C’è una Calabria talmente enigmatica che è in grado di aprire ancora scenari di storia e di antiche civiltà. Una Calabria che un tempo è stata crocevia di molte etnie che hanno lasciato segni tangibili e indelebili nella nostra cultura, soprattutto nella “cultura gastronomica” di cui il territorio ne è pregno di significato.

Siamo andati alla ricerca del significato delle tradizioni, e questa che stiamo per raccontarvi ci parla di una profonda spiritualità che ancora è viva, sin dalle nostre più antiche origini. Nel caso specifico vi porteremo a Staiti, piccolo borgo del Regino di 240 anime dove ancora è forte e viva la tradizione dei Jaluni e non solo, in tutta la Locride riscontriamo molte similitudini, sia di forme e sia di denominazione, segno della presenza ebraica sin dal medioevo in questo territorio.

I JALUNI

Shalom (שָׁלוֹם “ascolta” in sefardita/ebraico israeliano: shalom, in aschenazita/yiddish: sholom, sholem,  sholoim, shulem) è una parola ebraica che significa PACE, COMPLETEZZA, PROSPERITA’, oppure CIAO, ARRIVEDERCI o STAR BENE. L’espressione può riferirsi sia a “PACE” tra due entità (specialmente tra UOMO e DIO o tra due Nazioni), o anche al benessere e alla sicurezza di un individuo o un gruppo di individui. La parola si riscontra anche in molte altre espressioni e nomi. La prima lettera di shalom è “shin” nel Sèfer Yetzirà rappresenta l’elemento del fuoco, che purifica e trasforma.

Nel Salmo 85,11  Shalôm fa coppia con giustizia, per descrivere la pienezza dei beni messianici: “Misericordia e verità si incontreranno, giustizia e pace si baceranno…”.

Il Salmo 22 ne illustra bene il significato, anche se compare il termine specifico Shalôm: ” Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla…il mio calice trabocca…”

Per la forma e per il suono la parola shin ricorda il movimento ascensionale, che allude all’anelito dell’uomo verso Dio. Anche in Grecia hanno un dolce simile che ricorda nel simbolismo i Jaluni. Si tratta del “lichnarakia”, termine che significa lampada o luce, che indica anch’esso l’origine sacra di questo dolce.  In sostanza dove c’è stata matrice greca-ebraica le tradizioni si mescolano con la cultura locale e creano grandi significati che per forma e particolarità, rendono questa terra ricca di gastronomia nelle sue forme più svariate, scandendo così le stagioni, i riti religiosi, le usanze nei paesini che ancora vivono di ritmi lenti e sopratutto spirituali.

La forma della pasta frolla è a lucerna a 4 becchi ed il ripieno è di ricotta rigorosamente di origine caprina. Occorre la Toma riposata almeno due giorni (generalmente ricotta 70% toma 30%)

 

A Pasqua quindi; UN DOLCE PIENO DI STORIA, CULTURA E SIGNIFICATO!!!

Il “lumericchiu” o “fragune”  è un dolce pasquale tipico di alcuni paesi della provincia di Catanzaro. Il primo termine rievoca i “lichnarakia”. La parola  “fragune” probabilmente deriva dal latino “flado” che significa sfornato, focaccia di forma circolare.  In alcuni paesi dell’istmo di Catanzaro, sono anche chiamate “chinulille” o “chinulidde”.

BY: Sebastiamo Stranges

FOTO: estratte da Internet (si ringraziano gli autori)

Le madonne, il sincretismo, la favola e la leggenda di Polsi

I nostri antenati sapevano che nell’ora del passaggio ad altra vita dovevano dire una volta arrivati negli inferi: “la mia stirpe è celeste e voi lo sapete”, e dopo dovevano seguire le seguenti raccomandazioni:
1. Troverai a sinistra delle case di Ade una fonte,
2. E accanto ad essa eretto un bianco cipresso:
3. A questa fonte non avvicinarti neppure.
4. Ma ne troverai un’altra, la fredda acqua che scorre
5. Dal lago di Mnemosyne: vi stanno innanzi i custodi.
6. Dì’ “Son figlia della Terra e del Cielo stellato”
7. Urania è la mia stirpe, e ciò sapete anche voi.
8. Di sete son arsa e vengo meno: ma datemi presto.
9. La fredda acqua che scorre dal lago di Mnemosyne”.
10. Ed essi ti daranno da bere dalla fonte divina.
11. E dopo di allora con gli altri eroi sarai sovrana.
12. A Mnemosyne è sacro questo (testo)

Per il mystes la Madonna di Porzi e i Mysteria sono “un’interazione tra due mondi”

La ricorrenza, la Croce, la Madonna e la lotta contro gli dei del passato.

Era il 21/11/1114 quando il pastore di Delianuova avendo smarrito un torello,lo ristrovò nel comune di Potàmia , in ginocchio dove aveva scavato con le corna e le zampe , una strana croce. A questo punto apparse la Madonna e disse al pastore di portare la naotizia al mondo intero, e che li, avrebbero dovuto edificare una chiesa (la chiesa fu terminata nel 1144) una lapide oggi coperta dall’ intonaco sopra la porta così recitava:  “POSTQUAM- ERUIT-ADORAVIT. A 1144″
Nasce così Polsi, dai troppi nomi, ma il nome popolare era ed è PORSI. L’etimo di Porsi si perde nelle disgressioni dei vari studiosi, che a fatica hanno cercato il significato, ora dal greco, ora dal latino.

La croce di Porsi è molto strana e non trova equivalenti, se non nello stile e nella cultura degli Armeni. Ma c’erano gli Armeni qui? Si c’erano, erano in molti e ci hanno lasciato tantissimo. Molti cognomi, e tra questi Armeno ed Armeni che troviamo a Potàmìa fino al 1500, vocaboli, come balaghoggu, trasformato ora in barancoccu, tarra, bagianaru.
Ma è il toponimo Porsi che rende ancora piu’ marcato il significato armeno. Porsi. Letteralmente scavato con corna. Ma se la festa riguardava il ritrovamento della croce, com’è stata trasformata nella festa della Madonna?


I motivi sono molteplici e uno soprattutto, la gara tra i miti, le credenze arcaiche e il Cristianesimo che avanzava. Bisogna ricordare che nell’ anno mille c’erano popolazioni ebree, cristiane e molte che ancora adoravano le antiche divinità Greco-Romane.
Poi c’era un fenomeno di “incontro culturale” formatosi sul sincretismo religioso che metteva tutti d’accordo sull’ adorazione politeistica. Ma a Porsi imperava la dea più importante, colei che si trasforma di volta in volta da dea greca, in quella romana, fino a che non si è deciso di fermare il culto pagano anteponendo la Madonna ai miti, leggende credenze arcaiche. Ma i misterya greci son duri a morire!

I Misteri sono legati a un mito riguardante Demetra, la dea dell’agricoltura e della fertilità raccontata nell’inno a Demetra degli inni Omerici. La sua datazione è controversa ma si ritiene sia certamente anteriore almeno alla metà del sesto secolo a.C.
Persefone (detta anche Kore, “fanciulla”), figlia di Demetra, viene rapita da Ade, dio degli inferi: mentre raccoglie dei fiori nella piana di Nysa, insieme alle sue compagne, figlie di oceano, dal prato fiorito spunta un narciso di straordinaria bellezza. Persefone, immersa in un sacro stupore , protende le mani per raccogliere il meraviglioso fiore quando dalla base del narciso si apre una voragine da cui emerge il re dei morti. Persefone con l’arrivo della cultura romana.

La Sibilla abitava in un palazzo incantato all’interno dell’Aspromonte (dove ancora ella vive). Questo palazzo, situato nelle profondità ctonie, aveva una caratteristica molto particolare, una forma “originalissima” di accoglienza: il portone invitava ad entrare e la sedia a sedersi ed il letto diceva: <<coricatevi>>, chi entrava non usciva più, in esso ella insegnava alle fanciulle.
La Dea Maga (che voleva essere la madre di Dio), domandava spesso alle piccole discepole che cosa avessero sognato; e la Madonna rispose; che aveva sognato che un raggio di sole l’aveva traversata da destra a sinistra. Allora la Sibilla divenne cattiva, perché comprese che la madre di Dio sarebbe stata la ragazza e non lei. Tutto questo ha l’importanza dell’appartenenza plurimillennaria ai Mysteria di cui non è stato facile sbarazzarsi neanche con il cristianesimo e i suoi miracoli.


I misteri eleusini erano riti religiosi misterici che si celebravano ogni anno nel santuario di Demetra nell’antica città greca di Eleusi. Sono il “più famoso dei riti religiosi segreti”
I misteri rappresentavano il mito del rapimento di Persefone dalla madre Demetra da parte del re degli inferi Ade, in un ciclo a tre fasi; la discesa, la dimora, la risalita (come il grano che cade nella terra e poi si rigenera, alla loro base vi era un antico culto agrario, e ci sono alcune prove che derivavano dalle pratiche religiose del periodo miceneo); la ricerca e l’ascesa, con il tema principale che è l’ascesa di Persefone e la riunione con sua madre.

Misteri orfici; la visione sapienziale orfica, in base a tutti i documenti che ci sono giunti, si radicava sulla asserita certezza (conseguita attraverso esperienze iniziatiche) che nel corpo dell’uomo abita un’anima immortale, capace sin da viva di conoscere il mondo divino da cui proviene e a cui tende a ritornare.

 

La croce non bastava per vincere le credenze e il sincretismo, ecco schierare le forze moderne della madonna, d’altronde è una guerra tra donne. Ma il fascino che ne determina non ha prezzo!

 

By Sebastiano Stranges

Domenica 28 Aprile La via dei borghi a Bagnara Calabra

La via dei borghi con la seconda tappa 2019 arriva a Bagnara nel cuore della Costa Viola.
Sarà un percorso insolito il nostro finalizzato a conoscere l’essenza del borgo con le sue attività produttive, come la ceramica ed il torrone, ed ovviamente le sue peculiarità storiche, artistiche e paesaggistiche.

PROGRAMMA

– Ore 09:30 arrivo Bagnara (svincolo Autostradale ) e incontro con la guida che introdurrà la storia del paese
– ore 10:00 visita Fabbrica Ceramica presso Pellegrina di Bagnara con spiegazione di tutto il processo produttivo.
– Ore 11:15 arrivo nel borgo di Porelli e passeggiata per le viuzze del paese con visita della Chiesa dei “Paolotti”, della Chiesa di San Nicola e della Chiesa di Santa Maria degli Angeli.
– Ore 13:00 pranzo a base di “pizza conzata” e prodotti tipici con immancabile torroncino presso il Belvedere di Bagnara
– Ore 14:20 passeggiata verso la parte più antica del paese (Palazzo ducale Ruffo di Bagnara, Belvedere, Ponte Caravilla)
– Ore 15:30 visita Chiesa della Madonna del Carmine
– Ore 16:30 visita Chiesa della Madonna del Rosario con passaggio per la Fontana dedicata a Giuseppe Garibaldi
– Ore 17:00 visita dei laboratori di produzione del Torrone (pasticceria Minutolo)
– Ore 18.00 Passeggiata lungo la via marina di Bagnara al Tramonto.

REGOLAMENTO CONTEST FOTOGRAFICO
1)TAGGA E SEGUI: @ig_calabria
@igreggiocalabria
2) usa l’hashtag #Ig_bagnara
3) Sblocca il profilo

CRITERI DI SCELTA:
Una giuria sceglierà 4 tra le migliori foto della giornata che avranno i requisiti per partecipare al contest e saranno postate sul profilo @igreggiocalabria alla data di inizio del contest per essere votate dagli utenti iscritti sul social Instagram.

MODALITÀ VOTAZIONE:
1) la foto che più ti piace lasciando un like

PREMIAZIONE:
La foto che alla scadenza del contest avrà ricevuto il maggior numero di likes sarà decretata vincitrice del contest.

SI PREVEDE LA POSSIBILITA’ DI ATTIVAZIONE DEL  SERVIZIO NAVETTA
costo bus navetta con partenza da San Lorenzo Marina (via Ionio-Tirreno) 17€ (max 8 prenotazioni)

PER INFO E PRENOTAZIONI: 3489308724  3470844564
COSTO: 11 EURO (SERVIZIO NAVETTA ESCLUSO)

MAX 50 PARTECIPANTI

Escursione ai Piani di Campolico “Sulla Via dei Pastori” Brancaleone (RC)

Domenica 14 Aprile Kalabria Experience vi porterà alla scoperta di uno dei luoghi più belli dell’entroterra Brancaleonese; i “piani di Campolico”, immersi in una natura contraddistinta da praterie e distese aperte sulle vallate circostanti, è un territorio davvero ricco di immagini e suggestivi. Il percorso ad anello consentirà di ammirare ogni caratteristica di questo luogo, antiche mulattiere percorse dai pastori che ancora oggi grazie alla caparbietà di alcuni giovani tornano ad essere battute dalle greggi. Infatti, il nostro viaggio punterà presso l’Azienda Sidari, proprio ai confini comunali tra Brancaleone e Staiti dove ci attenderà Tonino (Presidente della Cooperativa la via lattea) che qui ha deciso di investire la sua vita per dare continuità alle tradizioni agropastorali di questo territorio, forse fra i meno battuti dagli escursionisti.

Il territorio di Campolico oltre ai pregi naturalistici che in questo periodo offriranno colori e flora davvero suggestivi è anche un area archeologica dove insistono, grotte e zone interessate da presenze umane sin dal neolitico. Qui ascolteremo il silenzio delle valli, e ci soffermeremo sulle caratteristiche della vita di campagna, isolati dal mondo e dalla frenesia della vita quotidiana.

 

DESCRIZIONE

Appuntamento presso “Circolo Razzà No Problem” (frazione Paese Nuovo) dopo le registrazioni partiremo a bordo delle proprie automobili risalendo i tornanti della collina su cui sorge l’antico abitato di Brancaleone (circa 2,5km in auto) per giungere ad un crocevia detto “Madonna delle Grazie” si seguirà la strada a destra percorrendo un breve tratto (600m di strada sterrata a tratti dissestata (infatti; consigliamo l’utilizzo di auto alte adatte ai terreni difficili)

Giungeremo così su una carrabile in asfalto (a tratti leggermente dissestata) che dopo circa 600mt giunge presso una piccola area attrezzata in località detta Cardùsi.

Da qui partirà il nostro percorso a piedi su strada mulattiera e sterrata che scenderà lievemente fino a giungere in un crocevia, si svolterà a sinistra per proseguire prima un po in salita e poi in discesa verso ampi panorami che ci permetteranno dapprima di ammirare le montagne di Staiti per poi sorprenderci con il sul versante orientale dove apparirà lo scenario della Locride e la famosa “Valle degli Armeni”

Seguendo questa mulattiera tra tratti boscosi e tratti contraddistinti dalla vegetazione tipica di macchia mediterranea attraverso un sali e scendi piacevole e poco faticoso, dopo circa 30 minuti di cammino giungeremo su un ampio altopiano circondato dalle colline boscose, di Brancaleone dove lo sguardo si aprirà verso sud con i prati pascoli e i boschi di elci e querce (alcune di esse centenarie)

Proseguendo dopo circa 2 km giungeremo nella proprietà dell’Azienda del giovane pastore Staitese Tonino Sidari (Presidente della Cooperativa La via lattea) che ci attenderà per conoscere il gruppo e deliziarci con l’assaggiare i prodotti caseari (formaggio e ricotta fresca della mattinata).

Sosteremo qui per consumare il nostro pranzo per poi  proseguire per il rientro attraversando antichi selciati, casali diruti, ruscelli e radure davvero suggestivi.

Giunti nel piccolo ruscello del torrente Zìglia a Campòlico (crocevia) proseguiremo per una lieve salita (circa 600mt) che ci condurrà di li a poco al primo crocevia incontrato sul nostro cammino della mattinata, si chiuderà così l’anello!

Faremo ritorno alle nostre auto ripercorrendo la stessa strada dell’andata (800mt).

Giunti alle auto faremo una breve sosta nell’area attrezzata e per chi vorrà arricchire la giornata ci sarà la possibilità di fare una breve ma intensa escursione per ammirare l’antica fonte di Lìcari (che dista circa 1km dal punto auto per un dislivello ci circa 100mt).

Faremo ritorno ripercorrendo la stessa strada dell’andata ammirando il borgo di Brancaleone Vetus (lato di ponente) con la luce del tramonto e poi giù per i tornanti dalla collina di Brancaleone Vetus fino a giungere sul nostro punto incontro della mattinata.

 

PROGRAMMA:

ORE 09:00 raduno nella Frazione Paese Nuovo (Circolo Bar Razzà No Problem) registrazione partecipanti
ORE 09:30 Partenza in auto verso loc. Cardusi
Ore 10:00 Arrivo in loc. Cardusi e inizio escursione
Ore 12:30 Arrivo presso l’Azienda Sidari (sosta degustazione prodotti dell’azienda e consumazione pranzo a sacco)
Ore 14:00 Partenza per il rientro
Ore 15:30 arrivo al punto di partenza (sosta)
Ore 16:00 Visita fonte di Licari (facoltativo)
Ore 17:30 Partenza per il rientro

 

SCHEDA TECNICA

DIFFICOLTA’: E/T (Escursionistico Turistico)
TEMPI DI PERCORRENZA: 6h (soste incluse)
DISLIVELLI: variabili (circa 180mt)
TOTALE PERCORSO: 8,2Km (A/R)
CONDIZIONI DEL PERCORSO:  strade mulattiere e selciati.
ACQUA: Non presente, rifornirsi da casa.
ADATTA AI BAMBINI: Si purchè accompagnati da un adulto e maggiori di 8anni
NUMERO MAX DI PARTECIPANTI:  25 (venticinque)

 

ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO:

Scarpe da trekking o da ginnastica, cappellino da sole, k-way, snak-spuntino, acqua (almeno 1,5lt), occhiali da sole, indumenti adatti al periodo (a strati), zaino leggero, macchina fotografica o smartphone.

 

PER L’ADESIONE:

Chiamare entro e non oltre Venerdì 12 Aprile al numero 347-0844564 (no sms e messaggi) fornire proprio nome e cognome.

 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:

E’ prevista una quota simbolica di partecipazione di 8€ (a sostegno delle attività dell’Associazione nell’ambito del progetto).

*l’escursione non prevede alcuna forma di assicurazione, pertanto ogni partecipante esonera l’organizzazione da ogni eventuale responsabilità civile o penale che possa derivare in caso di infortunio.

 

 

MAPPA COMPLETA:

 

Approfondimento sui livelli di criticità e allerta della Protezione Civile Nazionale

Molte volte ci siamo chiesti in cosa consistono le allerte diramate dalla Protezione Civile Nazionale, da alcuni anni infatti e con l’intensificarsi dei fenomeni estremi in Italia sentiamo spesso parlare di allerte che hanno diverse indicazioni e gradi: Allerta verde, gialla, arancione o rossa.

Tutto questo sta ad indicare che un pericolo è imminente e questo serve ad avvertirci di un eventuale verificarsi di episodi climatici (o anche in alcuni casi vulcanologici) che possono mettere a rischio la nostra vita.

Molto spesso può anche verificarsi un passaggio da un livello di allerta ad uno successivo e questo può avvenire in anticipo rispetto al verificarsi delle fenomenologie, se le informazioni fornite dai Centri di Competenza lo consentono. In caso contrario, il passaggio può essere decretato a fenomeno osservato, quindi avvenuto o in corso. A questo proposito è utile sottolineare che il passaggio di livello di allerta può non avvenire necessariamente in modo sequenziale o graduale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell’attività vulcanica, anche del tutto impreviste.

Occorre tener presente che alcune fenomenologie sono del tutto imprevedibili e improvvise, pertanto anche quando il livello di allerta è “verde” il rischio non è mai assente. Quando si verificano questi eventi non necessariamente viene variato il livello di allerta, poiché si determina una condizione di “emergenza locale” che richiede l’attivazione della risposta operativa delle strutture territoriali di protezione civile.

Le allerte delineano scenari non facilmente localizzabili e con un margine di incertezza previsionale tale da rendere necessaria la prontezza della risposta operativa: scopo delle indicazioni del Capo del Dipartimento è proprio quello di spingere il sistema di protezione civile a migliorare sempre di più, e a farlo in modo omogeneo.

Ma andiamo in ordine e per gradi, per capire meglio il significato di ogni allerta, questo ci aiuterà anche a comprendere e capire se sussistono le condizioni per una escursione, una gita o un viaggio.

 

ALLERTA VERDE: Assenza di fenomeni significativi prevedibili, anche se non è possibile escludere a livello locale:
– (in caso di rovesci e temporali) fulminazioni localizzate, grandinate e isolate raffiche di vento, allagamenti localizzati dovuti a difficoltà dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche e piccoli smottamenti;
– caduta massi

 

ALLERTA GIALLA: Occasionale pericolo per la sicurezza delle persone con possibile perdita di vite umane per cause incidentali.

Si possono verificare fenomeni localizzati di:
– erosione, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango in bacini di dimensioni limitate;
– ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale;
– innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, ecc);
– scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse.
Caduta massi.
Anche in assenza di precipitazioni, si possono verificare occasionali fenomeni franosi anche rapidi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, per effetto della saturazione dei suoli. Lo scenario è caratterizzato da elevata incertezza previsionale. Si può verificare quanto previsto per lo scenario idrogeologico, ma con fenomeni caratterizzati da una maggiore intensità puntuale e rapidità di evoluzione, in conseguenza di temporali forti. Si possono verificare ulteriori effetti dovuti a possibili fulminazioni, grandinate, forti raffiche di vento.
Si possono verificare fenomeni localizzati di:
– incremento dei livelli dei corsi d’acqua maggiori, generalmente contenuti all’interno dell’alveo. Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua maggiori può determinare criticità.

 

ALLERTA ARANCIONE: Pericolo per la sicurezza delle persone con possibili perdite di vite umane.

Si possono verificare fenomeni diffusi di:
– instabilità di versante, localmente anche profonda, in contesti geologici particolarmente critici;
– frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango;
– significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, possibili voragini per fenomeni di erosione;
– innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, etc.).
Caduta massi in più punti del territorio. Anche in assenza di precipitazioni, si possono verificare significativi fenomeni franosi anche rapidi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, per effetto della saturazione dei suoli
Lo scenario è caratterizzato da elevata incertezza previsionale. Si può verificare quanto previsto per lo scenario idrogeologico, ma con fenomeni caratterizzati da una maggiore intensità puntuale e rapidità di evoluzione, in conseguenza di temporali forti, diffusi e persistenti. Sono possibili effetti dovuti a possibili fulminazioni, grandinate, forti raffiche di vento.
Si possono verificare fenomeni diffusi di:
– significativi innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua maggiori con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe e delle zone golenali, interessamento degli argini;
– fenomeni di erosione delle sponde, trasporto solido e divagazione dell’alveo;
– occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua maggiori.
Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua maggiori può determinare criticità.

 

ALLERTA ROSSA: Grave pericolo per la sicurezza delle persone con possibili perdite di vite umane.

Si possono verificare fenomeni numerosi e/o estesi di:
– instabilità di versante, anche profonda, anche di grandi dimensioni;
– frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango;
– ingenti ruscellamenti superficiali con diffusi fenomeni di trasporto di materiale, possibili voragini per fenomeni di erosione;
– rilevanti innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con estesi fenomeni di inondazione;
– occlusioni parziali o totali delle luci dei ponti dei corsi d’acqua minori.
Caduta massi in più punti del territorio
Si possono verificare numerosi e/o estesi fenomeni, quali:
– piene fluviali dei corsi d’acqua maggiori con estesi fenomeni di inondazione anche di aree distanti dal fiume, diffusi fenomeni di erosione delle sponde, trasporto solido e divagazione dell’alveo;
– fenomeni di tracimazione, sifonamento o rottura degli argini, sormonto dei ponti e altre opere di attraversamento, nonché salti di meandro;
– occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua maggiori.
Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua maggiori può determinare criticità.

 

LA TABELLA

 

Per approfondire:

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