Non si può parlare della Calabria, senza immaginare le sue coste, i suoi borghi, le sue città, i suoi siti archeologici e le sue peculiarità naturalistiche, inseriti in un contesto variegato e unico.

Le coste, l’entroterra e la montagna della regione rappresentano veri e propri scrigni di storia, cultura e identità, che costituiscono uno dei patrimoni materiali ed immateriali fra i più importanti.

Una di queste, sono i Parchi Nazionali, che rappresentano vaste superfici di zone protette da leggi Statali che ne garantiscono la sua tutela. La fauna selvatica, la biodiversità, i siti archeologici, naturalistici e culturali rappresentati da una miriadi di borghi che costellano i Parchi Nazionali e Regionali, sono l’emblema di una Calabria caratterizzata da un valore storico-culturale, che unito alla gastronomia tipica dei territori, ne costituisce l’alto valore intrinseco di questo patrimonio, da proteggere, tutelare e rispettare.

Analizzando tutte queste risorse presenti nella nostra regione, abbiamo intrapreso un tour virtuale, attraverso la bellezza e le caratteristiche che compongono questa terra.

 

Parco Nazionale del Pollino

Il Parco Nazionale del Pollino situato tra la Basilicata e Calabria tra le province di Cosenza, Potenza, e Matera, con i suoi ettari 192 565 ettari, di cui 88 650 nel versante lucano e 103 915 in quello calabro. Dal 2015, con l’inserimento della lista globale dei geoparchi da parte dell’UNESCO, il parco del Pollino è considerato sito patrimonio mondiale. Il Parco è stato istituito nel 1988 mentre la perimentazione provvisoria è dal 1990, cosi come le misure di salvaguardia. Tra gli anni 1993 e 1994 s’ insediano gli organismi amministrativi e tecnici: presidenza, consiglio di amministrazione e direzione; la sede dell’ente di gestione è ubicata in Rotonda (PZ).

Il parco si estende su 56 comuni (di cui 24 in Basilicata e 32 in Calabria), 9 comunità montane e 4 riserve orientate: Rubbio in Basilicata, Raganello, Lao e Argentino in Calabria. L’emblema del parco è il Pino Loricato; tale specie è presente anche in numerose altre stazioni fitoclimatiche delle montagne balcaniche e greche. Il territorio comprende del Parco comprende in tutto 56 comuni, 24 in Basilicata (22 nella provincia di Potenza e 2 nella provincia di Matera), 32 in Calabria (provincia di Cosenza). Questo territorio si mostra ancora nel suo aspetto più integro e selvaggio offrendo una varietà di paesaggi di straordinaria bellezza. Ogni vallata possiede peculiarità ambientali, paesaggistiche ed antropiche specifiche permettendo di spaziare da distese fiumare pietrose ad alte vette coperte di neve anche nei periodi primaverili, attraversando nella quota collinare i campi agricoli coltivati.

 

Parco Nazionale della Sila

È un’area naturale protetta situata nella provincia di Cosenza, nota perché ospita i bellissimi “Giganti della Sila” o “Giganti di Fallistro”, 58 pini larici ultracentenari. Questi pini dalle dimensioni indescrivibili, arrivano fino ai 45 metri di altezza e hanno un diametro che arriva a toccare anche i 2 metri. Il Parco Nazionale della Sila è una zona protetta situata nel cuore della Sila. La sede del parco si trova a Lorica, mentre il perimetro coinvolge territorialmente tre delle cinque province calabresi, la provincia di Catanzaro, la provincia di Cosenza e la provincia di Crotone. Istituito nel 1997  con legge n. 344, mentre l’istituzione definitiva è avvenuta per decreto del presidente della Repubblica del 14 novembre del 2002, dopo un iter politico iniziato nel 1923, quando in Italia si cominciò seriamente a parlare di aree naturali protette, istituendo i primi parchi nazionali , al suo interno custodisce uno dei più significativi sistemi di biodiversità: simbolo del parco è il Lupo appenninico, specie perseguitata per secoli e fortunatamente sopravvissuta fino al 1971, anno in cui venne eliminato dall’elenco delle specie nocive.

Il parco nazionale della Sila è stato istituito nel 2002 quando lo stesso si dotò di una struttura gestionale ed amministrativa propria il 14 novembre 2002 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 63 del 17 marzo 2003), dopo un iter legislativo che ne segnò il percorso, ridisegnando più volte i confini territoriali a causa di forti contrasti tra i comuni ricadenti nel Parco stesso. Con la nascita del parco nazionale dell’Aspromonte, che inglobò nel suo perimetro una delle tre aree protette del vecchio parco nazionale della Calabria, nacque la necessità di una forma integrata di gestione di un’area protetta in Sila che coinvolgesse anche le due aree protette rimaste con sede vacante, aree che erano più che altro una sorta di “riserva naturale” anziché delle aree integranti di un parco nazionale, considerate insufficienti al cospetto dell’enorme patrimonio bio-genetico custodito dalla Sila che bisognava tutelare .

 

Parco Nazionale Aspromonte

Il parco nazionale dell’Aspromonte è un parco nazionale che sorge all’interno della città metropolitana di Reggio Calabria, prendendo il nome dal Massiccio dell’Aspromonte. Dal 2021 fa parte della rete mondiale dei geoparchi curata dall’UNESCO. L’attuale parco deriva dalla sezione aspromontana (che si estendeva per circa 3000 ha) del parco Nazionale della Calabria (il quale esistette dal 1968 al 2002). Fin dal 1979 si discusse riguardo alla possibile creazione, nel territorio aspromontano, di un parco nazionale distinto da quello della Calabria, cosa che avvenne nel 1989 con l’istituzione del parco nazionale dell’Aspromonte, che è quindi il 6º parco nazionale ad essere stato istituito in Italia. A seguito della Legge Quadro sulle Aree Protette (6 dicembre 1991) venne prevista la perimetrazione del parco, definita nel 1994 (che considerava un territorio di circa 76000 ha) nonché la suddivisione in zone: il Piano Regolatore, previsto nel 2003, venne approvato nel 2007.

Una successiva perimetrazione, che tolse dalla competenza dell’Ente Parco circa 11000 ha, portò le dimensioni del parco nazionale dell’Aspromonte agli attuali 64.153 ettari, facendogli così perdere il primato di parco interamente calabrese più esteso della regione, in favore del parco nazionale della Sila. Nel 2021 entra a far parte della rete mondiale dei geoparchi curata dall’UNESCO. Una delle caratteristiche peculiari del Parco Nazionale d’Aspromonte, è la ripidità del dislivello, che in pochi chilometri passa dai 1955 metri di altitudine del Montalto al livello del mare. L’ambiente del Parco dell’Aspromonte è dominato da torrenti d’alta quota che prima di trasformarsi in potenti fiumare, danno origine a ripide cascate strapiombanti, come quelle di Forgiarelle e Maesano. Le fiumare aspromontane si presentano con ampi letti di detriti, secchi per quasi tutto l’anno, ma che con le piogge invernali vengono inondati improvvisamente dall’acqua. Lungo il corso di una di queste, la fiumara Bonamico, una gigantesca frana ha dato origine nel 1973 al lago Costantino.

 

Parco Regionale delle Serre

Il parco naturale regionale delle Serre è un’area naturale protetta della Regione Calabria istituita nel 2004. Situato tra l’Aspromonte e la Sila, è percorso da due lunghe catene montuose, da grandi boschi, tra cui il bosco di Stilo, e da corsi d’acqua con cascate come la cascata del Marmarico (la più alta, di 118 m), nel comune di Bivongi, la cascata di Pietra Cupa, sulla fiumara Assi di Guardavalle e le cascate dell’Ancinale.

L’area del Parco è caratterizzata dalla presenza diffusa di boschi e foreste, macchie mediterranee, pascoli, coltura agrarie. Notevole importanza nelle Serre rivestono i luoghi di culto (come la secolare Abbazia dei Monaci Certosini di Serra S. Bruno, una delle poche rimaste ancora in attività, e la tomba di San Bruno di Colonia, fondatore dell’Ordine dei Certosini), gli itinerari ecologici-naturalistici, nonché le testimonianze dell’archeologia industriale dell’epoca borbonica; infine numerose sono le sorgenti, i torrenti e le fiumare. Il clima è di natura mediterranea con inverni miti ed estati calde.

 

Parchi Marini della Calabria

Include diverse località balneari caratterizzate da coste frastagliate e spiagge di sabbia scura finissima e di ciottolato, e zone montane a ridosso delle coste alle pendici dei monti della catena montuosa del Parco Nazionale del Pollino, dell’Aspromonte e della Sila.

Il Parco Marino Regionale della Calabria include diverse località costiere, meglio illustrate e descritte nel precedente itinerario turistico qui:

CLICCA IL SEGUENTE LINK PER ACCEDERE ALL’ITINERARIO DELLE COSTE CALABRESI

https://www.kalabriaexperience.it/itinerario-attraverso-le-coste-calabresi/

  • Riviera dei Cedri 
  • Costa dei Gelsomini (o Riviera dei Gelsomini)
  • Costa Viola
  • Costa degli Dei
  • Costa degli Achei
  • Costa degli Aranci
  • Costa dei Saraceni