Pastorelli e figure tipiche del Presepe Calabrese

La devozione per il presepe si deve a San Francesco D’Assisi, ad un suo atto di fede di una magica notte di Natale di ottocento anni fa. Il presepe, lo sanno tutti è la stalla, la mangiatoia nella quale Gesù venne alla luce miseramente nel rigor dell’inverno, e ricevette i primi omaggi dagli uomini della terra.  

L’uso di rappresentare nelle chiese e anche nelle case il presepio nacque per opera di San Francesco, che in Greccio in valle di Rieti, circa nel 1223, la notte di Natale fece portare in una specie di grotta una mangiatoia col fieno, le figure del bue e dell’asino e il simulacro del bambino Gesù. Da quell’avvenimento storico-religioso, la rievocazione della nascita di Gesù Bambino con i simulacri di terracotta, sostituita ai figuranti, è diventato uno dei simboli più rappresentativi del Natale, mai tramontato, che ha ispirato e stimolato l’estro di numerosi artisti e artigiani italiani dalla Toscana alla Campania, dalla Sicilia alla nostra Regione. In Calabria, da Laino Borgo a San Floro, da Catanzaro a Tropea,  da Serra San Bruno a Seminara, fino agli anni cinquanta circa, era possibile acquistare i pastorelli da validi artigiani locali, i cosiddetti pasturari, molti dei quali erano soliti, nel mese di dicembre, allestire, per le vie e le piazze dei borghi, assortite bancarelle e veri e propri mercatini natalizi per l’esposizione e la vendita delle loro apprezzabili statuine di terracotta. Nelle cattedrali, nelle chiese, nei palazzi e in qualche casa nobiliare era possibile ammirare i presepi artistici della scuola napoletana con pastori di terracotta lucida o carta pesta dipinta, semplici o più elaborati, con abiti settecenteschi di tessuto sfarzoso o più rudimentali opere lignee, mobili o anche semoventi.

 

Da quando gli artigiani locali hanno chiuso le loro botteghe artistiche, sono però venute meno alcune figure tipiche, immancabili e peculiari della tradizione presepiale calabrese, personaggi carichi di storia, significato e simbolismo. I rinomati ceramisti di Seminara si sono distinti anche nell’arte presepiale, sia con la ripresa  di figure comuni come il meravigliato u lampatu da stijia,  e sia per l’aver forgiato personaggi allegorici e significativi come ‘u monacu cchì fujì  un pastorello di terracotta rappresentante un monaco in fuga, con una grande cesta sulle spalle, dove è nascosta una giovane e bella fanciulla. I pastori si facevano spesso voce di vere e proprie satire locali. Nei quartieri del capoluogo catanzarese e in alcuni borghi dell’hinterland, l’immancabile personaggio del presepe tradizionale era il pastore “che si cava la spina dal piede”.  Ho amato sin da piccolo questo pastore, che ogni anno, nell’avvicinarsi delle festività natalizie, veniva rifoggiato nella casa paterna, con piacere e cura, e con la sua storia e il suo originale significato: u pastura cchì si caccia a spina do peda  posto nelle vicinanze della grotta, figura emblematica della miseria spirituale e della debolezza umana, per i Catanzaresi valeva più di qualunque altro singolo pastore del presepe. Oltre a questa figura, che rimanda allo spinario della tradizione ellenica, si tramanda di altri personaggi tipici: ‘u ncantatu (il meravigliato), ‘u zzoparacaru (venditore di angurie), ‘u ricottaru, ‘  ‘u monacu capuccinu, ‘u cerameddharu e ‘u pipitaru (gli zampognari),  ‘a gadhoffara (venditrice di caldarroste), ‘a pacchjana (la donna in costume tradizionale), e a zingareddha  (la zingarella).

 Che ci fa una zingarella tra i pastorelli del presepe?

Se consideriamo la religione cristiana, viste le doti divinatorie attribuite alle donne zingare, additate di ricorrere all’astrologia e alla stregoneria, tale personaggio può risultare, in effetti, scomodo e fuori luogo. Ma ‘a zingareddha, nel presepe locale riveste un ruolo simbolico preciso.  La pastorella dal volto scuro, vestita di stracci dai colori accesi rappresentata, la maggior parte delle volte, con un bambino in fasce tra le braccia o nell’atto di allattare, annuncia, nel giorno della nascita del Bambinello, la Passione e Morte di Gesù Cristo, attraverso gli strumenti della Crocifissione (i chiodi, la tenaglia, il martello) che porta in un paniere. Come testimoniato dal grande ricercatore e musicologo Roberto De Simone, la Zingara, riveste stesso ruolo determinante anche nel presepe napoletano, e rimanda a figure profetiche ancestrali, le Sibille. La figura della Zingara, per via delle capacità divinatorie, è presente anche in diverse opere letterarie e teatrali, in rappresentazioni sacre e profane, canti e racconti e altre espressioni del mondo popolare del sud Italia. Durante la fuga in Egitto, episodio evangelico che molto si presta alla narrazione, secondo la tradizione orale, San Giuseppe, Maria e il Bambino in groppa all’asinello, durante il cammino si sono imbattuti in una zingarella indovina.   

Si tramanda, a tal proposito, in Calabria, un canto narrativo che riferisce l’immaginario colloquio fra la Madonna e la Zingarella indovina:

Diu ti sarvi, o beddha Signura,
e ti dia bbona ventura:
Bona ventura vecchareddhu
ccu ssu beddhu bambineddhu.

La Zingarella offre ospitalità a Maria e Giuseppe nella sua umile casupola, dà anche alla Madonna la ventura, narrandole il passato vissuto e predicendole la Passione di Gesù:

Cchi dolura sentireti
quandu mortu lu vedreti. 
cu gran lacrimi e suspiri
lu portati a seppeddhiri…

La zingarella  chiede in cambio l’elemosina, ma la Madonna risponde di essere forestiera e di non avere nemmeno uno spicciolo. Allora la zingarella indovina  chiede per ricompensa la salvezza dell’anima:

…s’anima,  sulu, dopu morta
falla entrare a li celesti porti.

 

Queste sono solo alcune strofe di lungo dialogo dialettale catanzarese,  tra la Madonna e la Zingarella indovina, pubblicata nel 1881, dal filologo e storico Francesco Corazzini in un libretto dal titolo Poesie Popolari calabresi. 

Autorevoli fonti scritte ci danno notizia che si tratti di un antichissimo canto di tradizione orale. Ad opera di un monaco parlemitano, nel 1775, è stato trascritto e pubblicato in un libretto, che ne ha permesso e facilitato la diffusione in Sicilia, in Calabria e in molte regioni italiane parallelamente alla trasmissione orale, e alla riproposizione dei cantastorie nei loro spettacoli di strada.

Anche io, nel mio spettacolo sul Natale calabrese, accompagnandomi con la chitarra battente, tra le tante storie che canto e racconto,  interpreto una colorita versione di questo affascinante canto narrativo della tradizione orale,  per tramandarlo alle nuove generazioni.

 

 

Di Andrea Bressi 

AgroArcheoTrekking; il 10 Dicembre alla scoperta della Torre di Galati

L’escursione prevede un itinerario facile, anche adatta ai meno avvezzi all’escursionismo, la meta sarà uno dei siti storici che caratterizzano l’entroterra di Brancaleone “Torre di Galati o Marafioti nelle immediate campagne alle spalle della piccola frazione costiera di Galati. Un entusiasmante viaggio alla scoperta del patrimonio storico e culturale dell’entroterra Brancaleonese, che si appresta ad essere uno degli itinerari

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

Ci si ritroverà presso la piazzetta della Chiesa Maria SS Addolorata di (sulla SS106), da qui divideremo le automobili in due gruppi e si partirà con il cammino direttamente dal cimitero di Galati (che dista 700mt)dove un sentiero su strada mulattiera ci condurrà tra le campagne dell’entroterra con la visione di ampi panorami sulla vallata della fiumara Aranghìa e verdeggianti colline.

Dopo circa 50 minuti di cammino arriveremo ai ruderi di una piccola chiesetta e di li a pochi passi alla Torre Galati , un edificio del 1600 con una storia millenaria, e la possibilità di visitare i suoi interni, che saranno aperti al pubblico in questa occasione straordinaria, conosceremo la storia e le vicissitudini legate alla sua funzione e l’architettura.

Nel primo Pomeriggio, ci si rimetterà in cammino per il rientro, attraversando un secondo itinerario che ridiscenderà le colline attraverso un sentiero di terra battuta, fino a giungere a Galati. Dove poco prima di arrivare nel piccolo centro abitato, ammireremo stupendi calanchi di marna bianca che ci appariranno come un paesaggio lunare. Terminata la visita al geosito, proseguiremo verso il cuore del centro abitato e faremo rientro alle auto, attraverso la SS106 per 700mt oltre il centro abitato.

Tale escursione sarà finalizzata a sostegno del progetto di riqualificazione del sentiero naturalistico alla torre, con l’installazione di idonea segnaletica per la fruizione di tutti!

 

PROGRAMMA:

ORE 09:30 INCONTRO/RADUNO PIAZZALE CHIESA MARIA SS ADDOLORATA DI GALATI (QUI LE COORDINATE GPS)
ORE 10:00 INIZIO ESCURSIONE  (DA LOC. CIMITERO DI GALATI)
ORE 12:30 PRANZO A SACCO
ORE 14:00 PERCORSO PER IL RITORNO
ORE 15:30 VISITA GEOSITO DEI CALANCHI E ARRIVO A GALATI (TRANSFERT CON LE AUTO)
ORE 16:00 ARRIVO PREVISTO AL PUNTO DI PARTENZA

 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 15€ (a sostegno di un progetto per la riqualificazione del sentiero naturalistico alla Torre)

 

SCHEDA TECNICA:

Difficoltà: T/E (Turistica Escursionistica)
Impegno: Medio/facile
Lunghezza percorso: 4km (ad anello) A/R
Dislivello 160mt
Durata complessiva: 6h soste incluse
Fondo: terra battuta
Presenza d’Acqua: NO

 

ATTREZZATURA CONSIGLIATA:

Scarpe da trekking, Zainetto leggero, abbigliamento adatto al periodo (a strati) , k-way, impermeabile, cappellino, acqua (almeno 2lt), snack o spuntino- pranzo a sacco, macchina fotografica o smartphone.

 

PRENOTAZIONE VIA WHATSAPP AL NUMERO 347-0844564 (inviando nome e cognome) ENTRO E NON OLTRE L’8 DICEMBRE 2023

Domenica 19 Novembre; Progetto Poleis a Locri e Gerace

Domenica 19 Novembre, il progetto Poleis, vi porta alla scoperta di uno dei siti più importanti della Magna Grecia; gli scavi archeologici di Lokri Epizephiri, immersi nella natura, con le sue testimonianze antiche, con un antiquarium completamente rinnovato e ricco di reperti dell’antichità. Ammireremo l’area di “Centocamenere” ed il suggestivo “Tempio di Marasà”, luogo emblema della nostra terra. Al termine della visita agli scavi Archeologici di Locri ci sposteremo verso Gerace, dove faremo pausa pranzo presso l’area di sosta attrezzata, con possibilità di consumare il pranzo a sacco oppure ordinando il menù turistico direttamente in loco (comunicare anticipatamente tale opzione).

Al termine del nostro pranzo, il trenino turistico di Gerace, ci porterà nel cuore del centro storico, dove inizieremo il percorso urbano che ci condurrà tra vicoli suggestivi, panorami mozzafiato e monumenti di grande bellezza ed importanza culturale. Un percorso che ci permetterà di entrare nell’anima di questo borgo medievale, attraverso la sua incredibile storia millenaria. Saranno tantissimi i luoghi che ci stregheranno dal suo maestoso Castello alla Cattedrale, passando per le opere d’arte custodite presso il Museo Diocesano, le antiche chiese del borgo, la Giudecca e tanto altro ancora rappresentano scrigni di bellezza e di grande spiritualità, ci lasceremo rapire dalla bellezza degli scorci affacciati sul mar ionio, ammirando l’arrivo della sera tra colori e magiche emozioni.

PROGRAMMA:

Ore 09.30: raduno Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri e visita all’Antiquarium e area degli Scavi archeologici (Tempio Marasà e centocamere)
Ore 12:00 Trasferimento in auto presso Gerace dove parcheggeremo nell’area parcheggio.
Ore 12:30 Sosta pranzo presso area attrezzata, con possibilità di pranzare a sacco o ordinare menù turistico a scelta fra varie opzioni.
Ore 14:00 trasferimento nel borgo di Gerace con il trenino turistico. Itinerario culturale guidato con visita: Area Castello e Belvedere, Cattedrale, Museo Diocesano, Piazza delle tre Chiese, la Giudecca, le Bombarde e la Porta del Sole.
Ore 16.30: Fine e saluti

 

SCHEDA TECNICA:
Itinerario T (Turistico Culturale)
Difficoltà: Facile
Adatto ai bambini: SI (se accompagnati da un adulto)

 

ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO:
Abbigliamento a strati e adatti al periodo climatico, zainetto, borraccia d’acqua (almeno 1,5lt), spuntino, cappellino, scarpe comode (con suola in gomma), k-way, impermeabile, ombrello, macchina fotografica.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:
Da versare al momento della registrazione (luogo di incontro)

25€ a persona
20€ per i minori di 18 Anni

 

LA QUOTA COMPRENDE:
Visite guidate al Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri + visita guidata a Gerace + ingresso alla Cattedrale + ingresso al Museo Diocesano di Gerace, + servizio navetta con trenino turistico.

  • Possibilità di Pranzare a Sacco con posti a sedere, oppure ordinare nel locale a scelta fra vari menù (chiedere il menù all’organizzazione)

 

LA QUOTA NON COMPRENDE:
Eventuali danni o smarrimento di oggetti, assicurazione infortuni, e tutto ciò che non è elencato alla voce “comprende”.

 

PRENOTAZIONE:
Obbligatoria entro giorno 17 Novembre inviando un messaggio WhatsApp al numero: 3470844564 (fornendo nome e cognome) ed eventualmente richiedendo informazioni sul menù turistico proposto dalla struttura ospitante.

ISCRIZIONI A NUMERO LIMITATO: 
Fino ad un massimo di 30 partecipanti

Domenica 12 Novembre Escursione alla scoperta dei borghi di Palizzi e Pietrapennata (RC)

Domenica 12 Novembre il progetto Poleis andrà alla scoperta dei borghi di Palizzi e Pietrapennata (RC), luoghi suggestivi e caratteristici dell’area grecanica immersi in un contesto storico-naturalistico che ha dell’incredibile. Un luogo magico definito dal viaggiatore e pittore Inglese Edward Lear nel suo “Diario di un viaggio a piedi” <<Nessun posto più selvaggio né più straordinario di Palizzi può attirare l’occhio di un artista …>>!

Questa tappa si inserisce nel ricco programma “Stìn Ighìa” organizzata dalle Associazioni; Poliscin e Pro Loco di Palizzi 

DESCRIZIONE:

La giornata avrà inizio con la visita al piccolo borgo di Pietrapennata dove andremo ad ammirare la straordinaria statua Gaginiana della Madonna della Lica custodita presso la chiesa parrocchiale dello Spirito Santo, dopo la visita a questa straordinaria opera d’arte rinascimentale, faremo un breve percorso tra i vicoli caratteristici del borgo alla scoperta degli angoli più belli di questa borgata. Scenderemo poi verso Palizzi per visitare questo piccolo borgo medievale ancora abitato e dominato dal suo antico castello arroccato in cima ad un grande masso roccioso. Visiteremo la Chiesa di Sant’Anna, i Palazzi più antichi, le piazzette del borgo i famosi Catoji, il Ponte allo Schiccio con l’antico mulino. Palizzi com’è risaputo, gode di uno dei primati più importanti del territorio grazie alla sua intensa cultura vitivinicola che ha ottenuto il marchio IGT. Qui, l’ospitalità della gente rispecchia quelle caratteristiche peculiari della cultura magnogreca. Palizzi mantiene ancora intatte le caratteristiche medievali del suo centro abitato e sarà un’esperienza unica tuffarsi negli antichi vicoli del borgo.

PROGRAMMA:

Ore 09:00 Raduno  partecipanti (presso piazza di Palizzi Marina) QUI COORDINATE  GOOGLE MAPS
Ore 09:15 Partenza con le proprie auto per Pietrapennata
Ore 09:45 Arrivo a Pietrapennata visita borgo
Ore 10:45 Partenza con le auto proprie verso il borgo di Palizzi
Ore 11:00 Arrivo a Palizzi e visita al centro urbano con i suoi vicoli caratteristici, i suoi palazzi, le vedute panoramiche, Catoji, la Chiesa di Sant’Anna, il Ponte allo Schiccio e l’antico Mulino.
Ore 13:00 Pranzo a base di piatti tipici Palizzesi
Ore 15:00 Partenza per il rientro

SCHEDA TECNICA:

Itinerario T (Turistico Culturale)
Difficoltà: Facile
Adatto ai bambini: SI (se accompagnati da un adulto)

 

Quota di Partecipazione da versare al momento dell’incontro;

10€ Quota di partecipazione escursione
15€ Quota pranzo tipico (con posti a sedere)

 

PRENOTAZIONE:

Obbligatoria entro e non oltre il 10 Novembre con un messaggio WhatsApp al numero: 3470844564 comunicando (nome e cognome) del partecipante.

 

ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO:

Indumenti adatti al periodo (a strati), cappellino, scarpe da ginnastica, macchina fotografica.

 

NOTE ORGANIZZATIVE:

  • I bambini sotto i 12 anni hanno diritto ad uno sconto del 50% delle singole quote)
  • Eventuali allergie alimentari, dovranno essere comunicate alla prenotazione
  • Il programma potrà subire delle modifiche e/o integrazioni che saranno comunicate al gruppo durante il corso della giornata

 

29 Ottobre AgroArcheoTrekking – Bosco di Rùdina Ferruzzano (RC)

Domenica 29 Ottobre AgroArcheoTrekking – Kalabria Experience vi porta alla scoperta  del Bosco di Rùdina (S.I.C.) e del magico borgo di Ferruzzano (RC). Un’escursione naturalistico-culturale affascinante di scenari fiabeschi e completamente immersi nel silenzio del bosco e della sua rara vegetazione, tra palmenti di pietra e panorami mozzafiato, alla scoperta della storia e dei popoli che hanno caratterizzato questo territorio.

Il Bosco di Rùdina, posto nel territorio di Ferruzzano, costituisce un vero e proprio “unicum” per i botanici in quanto è uno degli ultimi esempi di macchia mediterranea in cui, grazie a particolari condizioni microclimatiche, la biodiversità vegetale e animale sono rimaste quasi intatte nei secoli nonostante l’azione plurimillenaria dell’uomo. E’ un sito S.I.C. (sito di interesse comunitario), il suo interesse naturalistico si basa sul fatto che esso conserva ancora un livello di naturalità molto elevato, testimoniato dalla notevole articolazione tipologica, ed inoltre rappresenta un ultimo esempio di vegetazione forestale mediterranea di bassa quota presente sul versante jonico dell’Aspromonte, dove, la particolare conformazione morfologica, con l’esposizione prevalentemente a Nord. Qui crescono esemplari di piante endemiche quali farnetto, Carpino, Leccio, la sughera, la Roverella di Virgilio, la roverella di Dalechampi, l’orniello, l’acero trilobo, l’acero napoletano, l’olmo, ecc.. Il sottobosco è caratterizzato da arbusti sempreverdi come lentisco, mirto, erica, corbezzolo, ecc. L’interesse storico del Bosco di Rùdina è legato alla presenza di numerosi palmenti scavati nell’arenaria (circa 200), manufatti di paleoviticoltura testimonianti una lunga stratificazione di civiltà diverse, da quella ellenica a quella bizantina.

DESCRIZIONE

Preso il sentiero a sinistra si entrerà direttamente nel “Bosco di Rùdina”, in uno scenario fiabesco ammantato di muschio. Qui i primi palmenti in pietra ci sorprenderanno per la loro storia e le antiche origini, illustrate delle nostre guide esperte. Si proseguirà immersi nella fitta vegetazione dalle più svariate specie di piante ed alberi, in uno scenario incontaminato e immerso nel silenzio. Ci si immette per una mulattiera che scende lievemente attraversando una zona caratterizzata da sistemi a terrazzamenti in pietra a secco, dove potremo ammirare alcuni esemplari di alberi da Sughero. Da qui a breve si arriverà in loc“Carrì” dove visiteremo i ruderi della chiesetta di “Santa Maria degli Armeni” e questa breve sosta, attraversando un antico casolare “Casale Cafari” imboccheremo un sentiero che attraversa uliveti e vigneti, di qui a breve su una leggera salita raggiungeremo il punto di partenza in loc. Zaccaria, quindi presso l’area attrezzata pic-nic per la pausa pranzo dove effettueremo una gustosissima degustazione di prodotti tipici del luogo di produzione dell’Azienda Panzera

 

PROGRAMMA:

Ore 08:45 Raduno a Ferruzzano Marina  Bar Il ritrovo Via Giacomo Matteotti – (SS106)  QUI COORDINATE GPS
Ore 09:00 Partenza per il Borgo di Ferruzzano e parcheggio automobili.
Ore 09:30 Partenza escursione, si arriverà al bosco dopo circa 1km di strada
Ore 13:00 Degustazione di prodotti tipici dell’Azienda Panzera area pic-nic bosco di Rùdina (salumi, formaggi, vino)
Ore 14:30 Risaliremo verso Ferruzzano Superiore, giunti al borgo effettueremo una visita immersiva all’interno dei vicoli più caratteristici del paese, dove potremo ammirare gli splendidi scorci e panorami mozzafiato.
Ore 16:30 Fine e saluti

 

ATTREZZATURA CONSIGLIATA:

Scarponcini da trekking, k-way, impermeabile, cappellino, occhiali da sole, indumenti a strati e comunque adatti al periodo climatico, borraccia d’acqua (1/5 lt), snack o spuntino, sacchetto per i propri rifiuti, indumenti di ricambio (facoltativi), macchina fotografica o smartphone.

 

SCHEDA TECNICA:

Escursione di tipo: E (Escursionistico)
Difficoltà: Media
Percorso: a padella 7KM (A/R)
Tempo di percorrenza: 6h (soste incluse)
Degustazione tipica: Area Pic-Nic (Azienda Panzera)
Quota di partecipazione: 15€ (incluso degustazione)

 

ADESIONI :

Prenotazione obbligatoria entro e non oltre il 28 Ottobre tramite messaggio Whatsapp al numero 3470844564 fornendo i propri dati anagrafici (nome e cognome)

 

*Non è prevista alcuna formula assicurativa infortuni, salvo essere già in possesso, pertanto gli organizzatori si ritengono esonerati da qualsiasi responsabilità civile o penale che possa derivare dall’escursione.

8 Ottobre 2023 – Uniti per la Solidarietà 2023 – VI Memorial Elita

Torna per il sesto anno consecutivo l’evento “Uniti per la solidarietà in memoria di Elita”, evento escursionistico e benefico, che si prefigge di raccogliere fondi a favore dell’Hospice Fondazione Via delle Stelle di Reggio Calabria. L’iniziativa si inserisce a pieno titolo nell’ambito del progetto: AgroArcheoTrekking, patrocinato da: Promozione Italia APS in collaborazione con Ente Promozione Italia. Domenica 8 Ottobre il gruppo di promozione territoriale Kalabria Experience unitamente alle associazioni escursionistiche e culturali: Aspromonte Wild, C.A.I. Sez. Reggio Calabria, FIE Calabria, Kiwanis Club Apsias Reggio Calabria, Fare Verde Reggio Calabria, Trekking for Service, SudTrek, Magna Graecia Outdoor, Amici di Montalto, Camminare Liberi, Porpatima Trekking, Ass, Vincenzo Luca Romeo, TerrAlchimie, Ass. Fossatesi nel Mondo, Pro Loco Reggio Sud- Bocale, Pro Loco di Brancaleone, Servizio Civile Univesale Pro Loco Brancaleone APS, con il Patrocinio di:  Parrocchia Santi Cosma e Damiano di Masella, IG Reggio Calabria, Area 51 Sport Fitness,  invitano tutti coloro che desiderano contribuire alla raccolta fondi per l’Hospice di Reggio Calabria a partecipare a questo evento che sarà anche un modo per ricordare Elita, una ragazza scomparsa sei anni fa che amava il trekking, la natura e l’escursionismo.

DESCRIZIONE

La giornata vedrà un percorso ad anello lungo 6.5km di difficoltà medio/facile, tra campagne e boschi di Eucalipto, muretti a secco e prati pascoli solcati da stradine mulattiere che ci porteranno alla scoperta di uno dei geositi più affascinanti del territorio, un unicum della Costa Ionica che ci racconterà, storie, leggende e vicende legate a questo luogo. L’escursione prevede anche la visita e sosta pranzo presso la località “castelletto” che ci permetterà di ammirare una bella realtà accompagnata dall’accoglienza calorosa delle associazioni locali che ci permetteranno di degustare i prodotti tipici locali. Nel pomeriggio si farà rientro a Masella (punto di partenza) per condividere con la comunità di Masella la gioia di una bellissima giornata pregna di significato, concluderemo con l’annuncio ufficiale del devoluto con la consegna dell’assegno recante l’importo devoluto alla Fondazione Via delle Stelle – Hospice RC

 

PROGRAMMA:

Ore 09:00 appuntamento a Masella (Frazione di Montebello Ionico) la Chiesa Parrocchiale.

  • Dopo la registrazione e consegna dei gadget a tutti i partecipanti, si partirà con l’escursione in un percorso che ci condurrà alla volta del Geosito delle Rocche di Prastarà.
  • Breve sosta presso la cappella dei Santi Cosma e Damiano, dove si metterà a dimora un albero, simbolo della giornata e per la memoria della nostra cara amica Elita, si ripartirà verso la destinazione.
  • Raggiunto il Geosito, dopo la visita nel suo complesso geologico, si proseguirà in località “castelletto” dove, oltre ad essere accolti dal proprietario e dalle associazioni locali che ci daranno l’opportunità di degustare i prodotti tipici locali.

Ore 14:30 si ripartirà per il rientro a Masella, attraverso un percorso che si snoderà fra le campagne ed i boschi di macchia mediterranea.

Ore 15:30 circa arrivo a Masella

  • ad attenderci saranno la comunità di Masella con il Parroco Don Giovanni Zampaglione per un discorso finale e l’annuncio pubblico del totale devoluto alla Fondazione Via delle Stelle di Reggio Calabria

 

SCHEDA TECNICA:

Tipo di escursione: ad anello
Difficoltà: E (Escursionistica)
Fondo: Mulattiere, terra battuta
Lunghezza: 6,5km (A/R)
Durata: 6 ore c.ca (comprese le soste)
Acqua potabile: presente solo al punto ristoro
Dislivello: 200 c.ca

 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:

Offerta di Beneficenza: Min. 10€
Quota per la degustazione: 5€ (facoltativa)

 

COME PARTECIPARE?

Per partecipare all’iniziativa l’organizzazione come ogni anno ha attivato un numero telefonico 3470844564 a cui è possibile prenotare inviando (nome e cognome) con messaggio WhatsApp (ENTRO E NON OLTRE IL 6 OTTOBRE)

I soci delle Associazioni o le Associazioni invitate e/o coinvolte, possono comunicarlo attraverso i propri referenti al numero indicato almeno 3 giorni prima dell’evento.

 

ATTREZZATURA CONSIGLIATA:

  • abbigliamento a strati secondo la stagione
  • scarponcini da trekking (NO sneakers o scarpe con gomma liscia)
  • pantaloni lunghi
  • poncho o k-way
  • giacca a vento
  • zainetto
  • borraccia (almeno 2 lt)
  • snack energetici (frutta secca, biscottini, etc)
  • bicchiere personale (No plastica usa e getta)
  • bastoncini da trekking
  • cappello o berretto con visiera
  • sacchetto biodegradabile per l’immondizia
  • cambio completo da tenere in auto

 

SARA’ POSSIBILE ANCHE DONARE A DISTANZA: Con Bonifico o Ricarica PostePay:

INTESTATA A: Carmine Verduci (quale referente dell’iniziativa)
Codice Fiscale: VRDCMN84S30F112N
IBAN: IT52I3608105138299083099086
CAUSALE: Uniti per la solidarietà 2023

 

L’escursione è libera e aperta a tutti!

Non è prevista alcuna formula assicurativa infortuni, salvo essere già in possesso, pertanto gli organizzatori si ritengono esonerati da qualsiasi responsabilità civile o penale che possa derivare dall’escursione.

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