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Pietra Castello (San Luca) e la leggenda della Principessa Atì

Il peggiore feudatario della lunga storia di Potamìa fu il duca Gambacorta – Don Carlo Papalia Gambacorta di origine messinese Barone di Potamìa che acquista la baronia di Ardore, San Nicola e Bombile con R.A. il 9 maggio 1626.

PH. Fedele Stranges

Sulla sponda dello Ionio verso l’Aspromonte, sulle cime che scendono frastagliate e ventose verso la vallata della fiumara Bonamico, si eleva “Pietra Castello” uno sperone roccioso coronato dalle rovine di un castello: è il castello di Atì. Il luogo è selvaggio e inospitale, anche se pieno di suggestioni, la roccia sprofonda a picco fino al greto del torrente e i ruderi del castello quasi si confondono con la vegetazione spontanea. Questo castello ha una storia, una storia che ha dato adito ad una leggenda che dice di un’immagine di donna velata che pare sporgersi alcune sere guardando verso il crinale dei monti. Vi era un tempo la città di Potamìa, dove viveva un nobile signore, un conte altero e insolente, tanto che per i suoi modi ostili e villani si era attirato l’odio di tutti. La sua continua alterigia gli procurava forti contrasti anche con i suoi pari e spesso osava sfidare apertamente in duello coloro che gli recavano anche lievi offese. Una volta un nobile suo pari ebbe a scontrarsi con lui per una questione e il conte, adirato, lo uccise; dopo l’assassinio lo assalì il terrore della vendetta dei parenti della vittima e decise quindi di rifugiarsi in quel castello solitario in compagnia solo della sua figliola e di un paggio. La figlia del conte era molto bella e, diversamente dal padre, mite e dolce di carattere; il paggio ere poeta e menestrello e rallegrava la prigionia della fanciulla raccontando antiche storie e suonando il suo liuto.

PH. Domenico Catanzariti

Il castello, una volta alzato il ponte levatoio, era imprendibile, protetto com’era dai profondi burroni e dalle rocce e neppure le più potenti macchine d’assedio potevano far nulla contro quelle torri sfidate solo dai venti. Nella torre maggiore il conte aveva costruito un mulino a vento e in una cisterna aveva raccolto l’acqua piovana cosicché, anche se isolati, non mancasse mai pane fresco. Sicuro della sua fortezza, il conte leggeva le antiche canzoni cavalleresche che parlavano di eroi, di maghi e di incantesimi e nella solitudine ascoltava il rumore degli alberi dei boschi e il fragore dei temporali. Anche la bella Atì leggeva, o ricamava, o seguiva con gli occhi il volo degli uccelli dai monti fino al mare e, quando la malinconia la raggiungeva, chiamava il paggio e lo invitava a cantare le sue canzoni. Fu così, fra la solitudine e la poesia di quei canti, che la ragazza e il paggio si innamorarono, ma ella per pudore non lo fece capire ed egli, per rispetto, fece altrettanto. I nemici avevano ovunque delle spie che, ascoltando il suono del liuto e vedendo i lumi accesi fino a tarda notte, capirono quello che stava accadendo fra i due giovani; decisero quindi di inviare un messaggio al paggio in cui era scritto che se egli li avesse aiutati a conquistare il castello, abbassando il ponte levatoio, loro lo avrebbero ricompensato consentendogli di sposare la contessina.

Il giovane paggio aveva sentimenti nobili e non si prestò al tradimento, ma ogni giorno era più angosciato e più innamorato che mai e ogni notte il suo cuore era tormentato da mille dubbi. Ma un giorno che la bella Atì era più dolce del solito e l’arcigno conte più sgradevole del solito, decise che avrebbe compiuto il tradimento e si chiuse nella sua stanza scrivendo una nuova canzone, una ballata religiosa che aveva come tema il tradimento di Giuda. Fece giungere ai nemici il messaggio che nella notte del prossimo venerdì, nell’ora in cui tutti dormivano, egli avrebbe preso il liuto cantando i versi: “E disse Cristo agli Apostoli suoi, quando volete entrare sta solo a voi”. Quello sarebbe stato il segno che il ponte levatoio era abbassato e la strada al castello aperta. Venne la notte del venerdì stabilito, sui monti si abbattè una forte tempesta e il vento fischiava fra le torri, mentre il fiume ingrossato nel fondo della valle faceva rotolare grandi massi. Il conte dormiva profondamente, ma Atì vegliava pensando al suo amore, ascoltando il suono del liuto proveniente da una stanza lontana. Al segnale convenuto, con un rumore di argani, il ponte levatoio fu calato e i nemici s’impossessarono del castello. Senza rispettare il patto catturarono il giovane paggio legandolo mani e piedi e presero il conte nel sonno. Andarono dunque alla ricerca della fanciulla, ma trovarono il letto vuoto e il Vangelo alla pagina in cui San Matteo racconta il tradimento di Giuda.

Cercarono ancora la contessina, nelle camere, nei sotterranei, ma non trovarono alcuna traccia. Il conte e il paggio legati insieme furono messi in una botte e rotolati giù dal dirupo. Di Atì non si seppe più nulla e il suo corpo non fu mai rinvenuto. Solo il suo spirito è ancora fra quei monti, fra quei torrioni e i pastori, nelle notti di luna, dicono di vedere le belle sembianze di una donna avvolta da un velo che guarda lontano e ascolta. Dal fondo della valle, invece, salgono le voci dei fantasmi del conte e del paggio: l’uno altero e concitato giura vendetta, l’altro piange il suo tradimento…

 

ALCUNI SCATTI CHE TESTIMONIANO GLI ANTICHI RESTI DEL CASTELLO (foto dal Web)

Alla scoperta dei Calanchi di Palizzi al tramonto

Domenica 29 Settembre ci immergeremo nella bellezza del tramonto di fine estate con l’escursione ai Calanchi di Palizzi. Sarà un entusiasmante viaggio che ci proietterà indietro nel tempo di 3 milioni e mezzo di anni fa, tra queste formazioni di “Marne bianchissime” tra natura e ricchissima biodiversità che contraddistingue questo luogo dichiarato S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario).

L’escursione si svolgerà in due tappe, vicine fra loro e raggiungibili in automobile.

I contrasti, il paesaggio, la forza della terra, sarà prorompente, in un luogo tra i più suggestivi del territorio reggino, portato in auge dalla nostra associazione che sin dal 2015 promuove questo sito, oggi divenuto fra i più instagrammabili del territorio Calabrese e Reggino.

Come da tradizione, ci sarà anche la visita ad una nuova realtà imprenditoriale del territorio, un complesso residenziale immerso nella natura che scopriremo insieme ai gestori, sarà anche un modo per conoscere una bella realtà del territorio che si proietta verso una nuova formula di ospitalità diffusa che rappresenta un volano importante di sviluppo per questo territorio.

 PROGRAMMA:

Ore 15:30 Raduno e registrazione partecipanti a Palizzi Marina (ex SS106). Riferimenti Google maps https://maps.app.goo.gl/bn9FLrCaaWHjerUC9

16:00 Visita ed esplorazione nella “prima parte” del sito dei calanchi antistanti al mare per godere di paesaggi inediti.

Ore 17:00 Trasferimento in auto presso la “Pineta Comunale di Palizzi” con Visita ed esplorazione alla “seconda parte” del sito dei Calanchi, per godere del magico tramonto.

Ore 19:30 (poco distante) saremo ospiti presso il BeB “Una terrazza sul mare” dove vi sarà un apericena all’interno dei giardini della struttura, e visita all’intero complesso residenziale, per conoscere una nuova realtà imprenditoriale giovanile

Ore 20:30 Fine e saluti

 

SCHEDA TECNICA

Escursione di tipo: T (Turistica)
Lunghezza complessiva: Irrilevante
Dislivelli: Irrilevanti
Terreno: Marne bianche
Acqua: No
Adatta ai bambini: Si (se accompagnati da un adulto)

 

ATTREZZATURA CONSIGLIATA;

Abbigliamento adatto al periodo, scarponcini o scarpe da ginnastica di gomma, cappellino, occhiali da sole, giacca a vento, acqua (almeno 1lt), macchina fotografica o smartphone, bastoncini (facoltativi)

 

COME PARTECIPARE?

Le adesioni sono aperte sino al 27 Settembre2024 inviando un messaggio WhatsApp al numero 347-0844564 (inviando il proprio nome e cognome).

 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE;

Quota di partecipazione 20€ a persona (comprende apericena)
(La quota potrà essere versata direttamente presso il luogo dell’appuntamento)

 

NOTA IMPORTANTE:

Non è prevista polizza assicurazione infortuni, la partecipazione implica l’esonero di ogni responsabilità civile o penale dell’organizzazione, la quale svolge il ruolo di organizzazione, divulgazione e promozione dei luoghi sul territorio Calabrese.

 

14 Agosto, escursione notturna a Brancaleone Vetus

Torna l’appuntamento più cult dell’anno con la tradizionale escursione notturna a Brancaleone vetus per conoscere i segreti e i misteri del sito rupestre.

Brancaleone Vetus come molti altri borghi abbandonati della Calabria, racconta un mondo fatto di storia, fatti, misfatti, vicissitudini che hanno caratterizzato la grande storia di popoli e genti che hanno abitato questi luoghi dal fascino immutato nel tempo. Un piccolo mondo nascosto tra anfratti, grotte e abitazioni, vicoli, scorci e profumi, che anche di notte regalano sensazioni indescrivibili. Un viaggio alla scoperta dell’antica città rupestre, dei suoi segreti e della profonda spiritualità.

Muniti ognuno di torcia elettrica visiteremo: Le pareti rocciose mioceniche, i silos-granai, la chiesa-grotta dell’Albero della vita, l’antica chiesa Protopapale dell’Annunziata con le sue tombe-cripta, e la chiesa nuova dell’Annunziata degli anni ‘30 che ospita reperti antichi dell’altare barocco e tante altre particolarità.

 

–PROGRAMMA–

Ore 21:20 Raduno degli escursionisti in Piazza Chiesa Maria S.S. Annunziata (frazione Paese Nuovo) punto gps
Ore 21:40 Partenza con le proprie auto per Brancaleone Vetus.
Ore 21:50 circa arrivo al borgo antico e inizio percorso tra i vicoli del borgo, attraverso storie, leggende, vicissitudini e percorsi esplorativi “a mirar le stelle”.
Ore 00:45 Fine

 

–SCHEDA TECNICA–

ESCURSIONE: T (Turistica)
LIVELLO DI DIFFICOLTA’: Facile
DISLIVELLO: irrisorio
KM A PIEDI: 0 km
CONDIZIONI DEL PERCORSO: selciati antichi
PRESENZA D’ACQUA: Punto ristoro al borgo

 

–EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO–

Scarpe comode (da ginnastica o da trekking), torcia elettrica a mano o frontale, scorta d’acqua (almeno 1,5lt), k-way, crema o spry anti-zanzare.

 

–COME PARTECIPARE–

Prenotazione obbligatoria telefonando al numero 3470844564 fornendo il proprio nome e cognome (entro e non oltre il 12 Agosto) MESSAGGI WHATSAPP!

 

–QUOTA DI PARTECIPAZIONE–

La partecipazione ha un costo simbolico di 10€

per i minori 5€ a testa

(Il contributo sarà interamente destinato al sostegno delle attività di rigenerazione urbana del borgo) 

 

–ISCRIZIONI LIMITATE–

PER UN MINIMO DI 10 PERSONE ED UN MASSIMO DI 30 PERSONE!
*I minori sotto i 18 anni possono partecipare se accompagnati e sotto tutela di un adulto

 

–NOTE IMPORTANTI–

L’organizzazione si esime da ogni responsabilità civile o penale che possa derivare da infortuni durante lo svolgimento dell’escursione.

 

Domenica 21 Luglio; alla scoperta di Palizzi Superiore di notte

Kalabria Experience vi porta alla scoperta di uno dei borghi dell’area grecanica più suggestivi, lo farà domenica 21 Luglio a Palizzi Superiore. L’itinerario prevede una full-immersion nel borgo, che attraverso i suoi scorci suggestivi ci farà cogliere la bellezza di vicoli e vedute, attraverso la storia e attraverso le vicissitudini legate al piccolo borgo incastonato in questa parte di Aspromonte. Un’escursione adatta a tutti, che prevede anche un’esperienza gastronomica con prodotti della tradizione del luogo a cura dell’Associazione Poliscin in collaborazione con Cantine Altomonte.

PROGRAMMA:

ore 19:45 appuntamento e ritrovo a Palizzi Marina (Piazza dei Martiri) Link appuntamento 

ore 20:30 Arrivo a Palizzi Superiore (Visita Ponte allo Schiccio e vicoli del borgo)

Ore 21:30 Cena sotto le stelle, nella magica cornice della piazzetta di Palazzo Romano

Ore 22:30 Visita al Catojo  con l’Associazione Thetìs e Chiesa Sant’Anna ed altri scorci caratteristici del borgo

Ore 23:30 Saluti e rientro

 

Quota di Partecipazione:

30€ (Include cena, e quota adesione)

Escursione adatta a tutti!!!!

Prenotazioni entro il 19 Luglio 2024 inviando un messaggio WhatsApp al numero 3470844564

30 Giugno Beach Trekking sulla Costa dei Gelsomini (Brancaleone-Capo Spartivento)

Kalabria Experience, Pro Loco di Brancaleone e Caretta Calabria Conservation con il Patrocinio dell’Ente di Parchi Marini Regionale Costa dei Gelsomini e Ass. Calabria Condivisa ha organizzato per domenica 30 Giugno 2024 una fantastica esperienza, unica sul territorio regionale, sulle tracce delle tartarughe marine, nel tratto di spiaggia di maggior nidificazione (Brancaleone – Capo Spartivento), lo farà con questo straordinario beach trekking per tutti!

Vivremo in prima persona il delicato ed appassionante lavoro svolto dai volontari dell’Associazione Caretta Calabria Conservation scoprendo la flora tipica e la bellezza delle dune del tratto di costa attraversato.

Un crescendo di emozioni e paesaggi che solo la costa jonica sa regalare! Come tutti sappiamo l’Associazione Kalabria Experience da alcuni anni si occupa di valorizzare il territorio Calabrese e l’Aspromonte in generale, ma questa escursione punta a dare un forte significato al territorio che di patrimonio montano e marino ne è altrettanto ricco!

L’occasione sarà infatti quella di contribuire fattivamente, aiutando le associazioni che si occupano di promuovere e difendere il territorio, con le loro attività, ambientali e culturali ovvero Caretta Calabria Conservation e Pro Loco di Brancaleone APS il quale devoluto sarà interamente destinato alle loro attività ambientali, e culturali.

 DESCRIZIONE GENERALE:

Appuntamento presso lo storico Lido Liberty sul lungomare di  Brancaleone Marina  dove avverrà la registrazione dei partecipanti. Dopo aver organizzato le auto per il ritorno, partiremo immergendoci a piedi nudi completamente sulla spiaggia che km dopo km ci regalerà l’opportunità di conoscere la biodiversità marina lungo il nostro cammino.

Durante il tragitto ammireremo i paesaggi delle colline circostanti, che con la luce pomeridiana si coloreranno d’oro, in forte contrasto con l’azzurro del mare, e ci soffermeremo ad osservare le specie floreali della costa, con un occhio rivolto verso il lavoro dei volontari dell’Associazione Caretta Calabria Conservation, che ci illustreranno gli aspetti fondamentali della loro mission.

Giunti dunque a Galati, non passeranno inosservati i filari di agave che dividono la spiaggia dalla terra ferma, in un mix di suggestioni davvero forti!

 

PROGRAMMA:

Ore 17:29 Raduno e registrazione partecipanti a Brancaleone LIDO LIBERTY (LINK POSIZIONE GOOGLE).
Ore 17:40 partenza
Ore 20:30 circa, arrivo a Galati – fine escursione e trasferimento con le auto a Brancaleone marina

 

SCHEDA TECNICA:

Escursione di tipo: T/E (Turistica/Escursionistica)
Difficoltà: medio/facile
Adatta ai bambini: Si (purchè accompagnati dai propri genitori)
Lunghezza percorso: 5km
Presenza d’acqua: NO (rifornirsi alla partenza)
Iscrizioni a numero chiuso: min. 15 e max 30 partecipanti

Quota di partecipazione:

10 a persona (la quota che sarà devoluta all’Associazione Caretta Calabria Conservation e alla Pro Loco di Brancaleone per le sue finalità sociali e ambientali).

 

EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO:

Scarpe comode sandali chiusi (meglio da beach trekking) NO CIABATTE! Indumenti leggeri e adatti al periodo, cappellino, occhiali da sole, crema protezione solare, barrette energetiche (facoltativo), scorta d’acqua (almeno 1,5lt), zainetto per eventuale abbigliamento di ricambio, giacca a vento per la sera, sacchetto porta rifiuti e macchina fotografica.

 

COME PARTECIPARE:

Telefonare o inviare messaggio WhatsApp al numero 3470844564 entro e non oltre il 29 Giugno fornendo il proprio nome e cognome.

 

Ogni partecipante presa visione dell’itinerario descritto e delle attività in essere, accetta di aderire deliberatamente sollevando l’organizzazione da ogni responsabilità civile o penale che potrebbe derivare durante l’escursione.

 

 

 

Domenica 9 Giugno, escursione naturalistica alla Scialata di S. Giovanni di Gerace (RC)

Domenica 9 Giugno Kalabria Experience in collaborazione con Camminare Liberi e Calabria Condivisa è lieta di proporvi questa fantastica esperienza percorso Naturalistico della Scialata (Torrente Levadio).

Si tratta di uno dei percorsi naturali più suggestivi tra quelli esistenti nella provincia di Reggio Calabria. Numerose sono le meraviglie che la natura propone in questo percorso che snoda il suo tracciato tra gigantesche rocce granitiche e boschi secolari fittissimi, in una natura incontaminata ricca di flora, così bella da lasciare senza fiato!

Le bellissime cascate offrono agli amanti dell’avventura l’opportunità di trovare un piacevole refrigerio nelle fresche acque della fiumara, alberi secolari e cielo azzurro fanno da sfondo a quella che si può ben definire un’esperienza unica!

 

DESCRIZIONE:

Parcheggeremo le auto presso il Casello della Forestale Giancè, o in alternativa si potrà raggiungere l’inizio del percorso (se le condizioni della strada sterrata sono buone). Si prosegue, sulla sterrata in lieve discesa, con ampie vedute sulle vallate sottostanti.

Dopo circa 15 minuti si arriva alla fontana Fallari, si scende dolcemente e poco dopo si arriva al ponticello di Fallari e da questo punto in poi il torrente Levadio offre dimostrazione di tutta la sua bellezza, inserendosi tra le sue suggestive cascate e ad angoli di bellezza indescrivibile, tra suggestive cascate e vegetazione rigogliosa e fitta, attraverso un sentiero ben tracciato e caratterizzato da passaggi fatti di ponti e passerelle che renderanno più avventuroso il viaggio. Arrivati alla cascata “Marasà” si prosegue salendo attraverso una delle tante scalette di legno che si trovano sul sentiero per poi arrivare alla cascata “Schiavone”, una delle più belle che si trovano sul percorso, che diviene accidentato per via di massi posti nel letto della fiumara, enormi e disposti in modo tale da formare un grazioso laghetto. L’occasione sarà anche per fare un bel bagno nelle freschissime acque! Si lascia il letto della fiumara, superando uno dei tanti ponti che si trovano sul sentiero e ci si immette in un viottolo in lieve salita, molto sdrucciolevole, sotto una fitta foresta di castagni.

Dopo circa dieci minuti senza nessuna difficoltà, incantevole e affascinante si presenta dall’alto lo “schioppo” di località Scogli, uno dei più belli e accattivanti dell’intero sentiero. Da qui il sentiero si snoda tra una lussureggiante vegetazione di elci, che si alterna a formazioni di farnettoroverella, ontani, castagni, faggi e con la presenza sporadica di aceri montani, allori e pioppi tremoli. Nei pressi della sorgente è situata, un’edicola con la statua della Madonna di Lourdes, mentre a qualche metro della roccia, sgorga in gran quantità l’acqua oligominerale della “Scialata”, qui faremo la nostra pausa pranzo. Terminato il pranzo si rifà il percorso all’indietro per arrivare al punto di partenza.

 

PROGRAMMA:

Ore 09:30 Ritrovo e registrazione partecipanti (EX STAZIONE FERROVIE DELLA CALABRIA – GIOIOSA IONICA) Viale delle Rimembranze
Ore 09:50 Partenza per San Giovanni di Gerace
Ore 10:30 Arrivo al casello Giancè e inizio trekking
Ore 13:30 Pausa Pranzo (loc. La Scialata)
Ore 14:30 Partenza per il rientro
Ore 16:30 Arrivo alle auto e saluti

 

SCHEDA TECNICA

Livello: E (escursionistico)
Difficoltà: Medio/Facile
Lunghezza percorso: 8km A/R
Dislivello: 220mt
Durata complessiva: 5h
Presenza d’acqua: SI alla fine del percorso
Fondo: Sentiero
Numero Limitato: MIN. 15 MAX 20 PARTECIPANTI

 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:

20€ (comprende, guida escursionistica e assicurazione infortuni)

 

ATTREZZATURA CONSIGLIATA:

Scarpe da trekking, borraccia d’acqua (almeno 1,5lt), k-way, indumenti di ricambio, costume, bastoncini Trekk (facoltativo, )occhiali da sole, crema protezione solare, cappellino, barrette energetiche e spuntino pranzo.

 

COME PARTECIPARE?

Inviare un messaggio whatsapp al numero 3470844564 e fornire i propri dati “nome e cognome e Codice fiscale” (per la copertura assicurativa) entro e non oltre il 7 Giugno 20224.

Si ricorda che in caso di condizioni meteo avverse, l’escursione sarà rinviata e comunicata ai prenotati il sabato entro le ore 20:00

 

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