Dalle dieci di ieri mattina 24 Dicembre 2018 Etna (Mongibello) ha cominciato una nuova attività eruttiva sono oltre 125 le scosse di terremoto che sono state registrate dai sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania: le prime sono state avvertite a Milo e Linguaglossa. Intorno a mezzogiorno è cominciata a sollevarsi una nube di cenere molto compatta.
Lo spettacolo di fuoriuscita di gas e ceneri dalla nuova bocca apertasi sul fianco nord-orientale del vulcano ha da subito invaso il cielo e l’aria, tanto che a Catania nell’aeroporto di Fontanarossa è stato deciso la chiusura dello scalo in via precauzionale.
Durante la serata in concomitanza con il tramonto lo spettacolo è stato osservato da centinaia di persone che ha regalato una vigilia di Natale davvero particolare. Sulla costa ionica reggina si è creato uno spettacolo davvero incredibile! Gli utenti del web si sono scatenati nell’immortalare questo fenomeno, tanto strano quanto anche raro. Infatti queste nubi chiamate “nubi lenticolari” si possono ammirare solo grazie ad alcune situazioni e coincidenze climatiche. Ma vediamo perchè;
Le Nubi Lenticolari (nuvole a forma di lente) hanno solitamente origine orografica e sono associate ad onde presenti in atmosfera e a sottili strati d’aria molto umida. Quando un rilievo o una catena montuosa costringono un flusso d’aria a salire per superarne i pendii, questa, essendo in ascesa, solleva lo strato di aria umida facendola condensare sulla cresta della montagna (nube a lente). Superato l’ostacolo, l’aria ridiscende per ritornare alla quota originaria. Tuttavia, se l’atmosfera è molto stabile, l’aria, prima di riprendere la quota di equilibrio, genera, per inerzia, una serie di oscillazioni (onde) che producono nubi lenticolari ben oltre il rilievo montuoso.
Il fenomeno è simile ad un pendolo che continua ad oscillare fino a che non arriva alla posizione verticale. L’intenso colore rosso arancio, invece, è dovuto al fenomeno di “scattering” ovvero: quando la luce del sole attraversa strati più densi di aria (come al tramonto) vengono diffusi, oltre ai colori blu, anche colori di maggior lunghezza d’onda. Ciò comporta una maggior diffusione dei colori rossi ed arancio.
Gli altocumuli lenticolari prodotti dalle “onde orografiche” sono molto comuni sulla dorsale appenninica quando scorrono forti flussi sud-occidentali, sulle Alpi in presenza di un intenso “getto” in quota da nord-ovest o da Nord, e sui rilievi interni della Sardegna e della Sicilia quando si attivano impetuose correnti occidentali o nord-occidentali nella libera atmosfera (850 hpa).
Sull’Etna, come sulle vette più alte delle Madonie, Nebrodi e Aspromonte, si generano solitamente quando si verificano intensi scorrimenti umidi dai quadranti occidentali, spesso corrispondenti in quota con il passaggio di un ramo secondario del “getto polare”. La loro formazione indica che in quel punto si è originata l’”onda orografica” con le annesse turbolenze atmosferiche.
Si ringraziano gli autori delle foto