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Pietra Castello (San Luca) e la leggenda della Principessa Atì

Il peggiore feudatario della lunga storia di Potamìa fu il duca Gambacorta – Don Carlo Papalia Gambacorta di origine messinese Barone di Potamìa che acquista la baronia di Ardore, San Nicola e Bombile con R.A. il 9 maggio 1626.

PH. Fedele Stranges

Sulla sponda dello Ionio verso l’Aspromonte, sulle cime che scendono frastagliate e ventose verso la vallata della fiumara Bonamico, si eleva “Pietra Castello” uno sperone roccioso coronato dalle rovine di un castello: è il castello di Atì. Il luogo è selvaggio e inospitale, anche se pieno di suggestioni, la roccia sprofonda a picco fino al greto del torrente e i ruderi del castello quasi si confondono con la vegetazione spontanea. Questo castello ha una storia, una storia che ha dato adito ad una leggenda che dice di un’immagine di donna velata che pare sporgersi alcune sere guardando verso il crinale dei monti. Vi era un tempo la città di Potamìa, dove viveva un nobile signore, un conte altero e insolente, tanto che per i suoi modi ostili e villani si era attirato l’odio di tutti. La sua continua alterigia gli procurava forti contrasti anche con i suoi pari e spesso osava sfidare apertamente in duello coloro che gli recavano anche lievi offese. Una volta un nobile suo pari ebbe a scontrarsi con lui per una questione e il conte, adirato, lo uccise; dopo l’assassinio lo assalì il terrore della vendetta dei parenti della vittima e decise quindi di rifugiarsi in quel castello solitario in compagnia solo della sua figliola e di un paggio. La figlia del conte era molto bella e, diversamente dal padre, mite e dolce di carattere; il paggio ere poeta e menestrello e rallegrava la prigionia della fanciulla raccontando antiche storie e suonando il suo liuto.

PH. Domenico Catanzariti

Il castello, una volta alzato il ponte levatoio, era imprendibile, protetto com’era dai profondi burroni e dalle rocce e neppure le più potenti macchine d’assedio potevano far nulla contro quelle torri sfidate solo dai venti. Nella torre maggiore il conte aveva costruito un mulino a vento e in una cisterna aveva raccolto l’acqua piovana cosicché, anche se isolati, non mancasse mai pane fresco. Sicuro della sua fortezza, il conte leggeva le antiche canzoni cavalleresche che parlavano di eroi, di maghi e di incantesimi e nella solitudine ascoltava il rumore degli alberi dei boschi e il fragore dei temporali. Anche la bella Atì leggeva, o ricamava, o seguiva con gli occhi il volo degli uccelli dai monti fino al mare e, quando la malinconia la raggiungeva, chiamava il paggio e lo invitava a cantare le sue canzoni. Fu così, fra la solitudine e la poesia di quei canti, che la ragazza e il paggio si innamorarono, ma ella per pudore non lo fece capire ed egli, per rispetto, fece altrettanto. I nemici avevano ovunque delle spie che, ascoltando il suono del liuto e vedendo i lumi accesi fino a tarda notte, capirono quello che stava accadendo fra i due giovani; decisero quindi di inviare un messaggio al paggio in cui era scritto che se egli li avesse aiutati a conquistare il castello, abbassando il ponte levatoio, loro lo avrebbero ricompensato consentendogli di sposare la contessina.

Il giovane paggio aveva sentimenti nobili e non si prestò al tradimento, ma ogni giorno era più angosciato e più innamorato che mai e ogni notte il suo cuore era tormentato da mille dubbi. Ma un giorno che la bella Atì era più dolce del solito e l’arcigno conte più sgradevole del solito, decise che avrebbe compiuto il tradimento e si chiuse nella sua stanza scrivendo una nuova canzone, una ballata religiosa che aveva come tema il tradimento di Giuda. Fece giungere ai nemici il messaggio che nella notte del prossimo venerdì, nell’ora in cui tutti dormivano, egli avrebbe preso il liuto cantando i versi: “E disse Cristo agli Apostoli suoi, quando volete entrare sta solo a voi”. Quello sarebbe stato il segno che il ponte levatoio era abbassato e la strada al castello aperta. Venne la notte del venerdì stabilito, sui monti si abbattè una forte tempesta e il vento fischiava fra le torri, mentre il fiume ingrossato nel fondo della valle faceva rotolare grandi massi. Il conte dormiva profondamente, ma Atì vegliava pensando al suo amore, ascoltando il suono del liuto proveniente da una stanza lontana. Al segnale convenuto, con un rumore di argani, il ponte levatoio fu calato e i nemici s’impossessarono del castello. Senza rispettare il patto catturarono il giovane paggio legandolo mani e piedi e presero il conte nel sonno. Andarono dunque alla ricerca della fanciulla, ma trovarono il letto vuoto e il Vangelo alla pagina in cui San Matteo racconta il tradimento di Giuda.

Cercarono ancora la contessina, nelle camere, nei sotterranei, ma non trovarono alcuna traccia. Il conte e il paggio legati insieme furono messi in una botte e rotolati giù dal dirupo. Di Atì non si seppe più nulla e il suo corpo non fu mai rinvenuto. Solo il suo spirito è ancora fra quei monti, fra quei torrioni e i pastori, nelle notti di luna, dicono di vedere le belle sembianze di una donna avvolta da un velo che guarda lontano e ascolta. Dal fondo della valle, invece, salgono le voci dei fantasmi del conte e del paggio: l’uno altero e concitato giura vendetta, l’altro piange il suo tradimento…

 

ALCUNI SCATTI CHE TESTIMONIANO GLI ANTICHI RESTI DEL CASTELLO (foto dal Web)

Alla scoperta dei Calanchi di Palizzi al tramonto

Domenica 29 Settembre ci immergeremo nella bellezza del tramonto di fine estate con l’escursione ai Calanchi di Palizzi. Sarà un entusiasmante viaggio che ci proietterà indietro nel tempo di 3 milioni e mezzo di anni fa, tra queste formazioni di “Marne bianchissime” tra natura e ricchissima biodiversità che contraddistingue questo luogo dichiarato S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario).

L’escursione si svolgerà in due tappe, vicine fra loro e raggiungibili in automobile.

I contrasti, il paesaggio, la forza della terra, sarà prorompente, in un luogo tra i più suggestivi del territorio reggino, portato in auge dalla nostra associazione che sin dal 2015 promuove questo sito, oggi divenuto fra i più instagrammabili del territorio Calabrese e Reggino.

Come da tradizione, ci sarà anche la visita ad una nuova realtà imprenditoriale del territorio, un complesso residenziale immerso nella natura che scopriremo insieme ai gestori, sarà anche un modo per conoscere una bella realtà del territorio che si proietta verso una nuova formula di ospitalità diffusa che rappresenta un volano importante di sviluppo per questo territorio.

 PROGRAMMA:

Ore 15:30 Raduno e registrazione partecipanti a Palizzi Marina (ex SS106). Riferimenti Google maps https://maps.app.goo.gl/bn9FLrCaaWHjerUC9

16:00 Visita ed esplorazione nella “prima parte” del sito dei calanchi antistanti al mare per godere di paesaggi inediti.

Ore 17:00 Trasferimento in auto presso la “Pineta Comunale di Palizzi” con Visita ed esplorazione alla “seconda parte” del sito dei Calanchi, per godere del magico tramonto.

Ore 19:30 (poco distante) saremo ospiti presso il BeB “Una terrazza sul mare” dove vi sarà un apericena all’interno dei giardini della struttura, e visita all’intero complesso residenziale, per conoscere una nuova realtà imprenditoriale giovanile

Ore 20:30 Fine e saluti

 

SCHEDA TECNICA

Escursione di tipo: T (Turistica)
Lunghezza complessiva: Irrilevante
Dislivelli: Irrilevanti
Terreno: Marne bianche
Acqua: No
Adatta ai bambini: Si (se accompagnati da un adulto)

 

ATTREZZATURA CONSIGLIATA;

Abbigliamento adatto al periodo, scarponcini o scarpe da ginnastica di gomma, cappellino, occhiali da sole, giacca a vento, acqua (almeno 1lt), macchina fotografica o smartphone, bastoncini (facoltativi)

 

COME PARTECIPARE?

Le adesioni sono aperte sino al 27 Settembre2024 inviando un messaggio WhatsApp al numero 347-0844564 (inviando il proprio nome e cognome).

 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE;

Quota di partecipazione 20€ a persona (comprende apericena)
(La quota potrà essere versata direttamente presso il luogo dell’appuntamento)

 

NOTA IMPORTANTE:

Non è prevista polizza assicurazione infortuni, la partecipazione implica l’esonero di ogni responsabilità civile o penale dell’organizzazione, la quale svolge il ruolo di organizzazione, divulgazione e promozione dei luoghi sul territorio Calabrese.

 

Domenica 9 Giugno, escursione naturalistica alla Scialata di S. Giovanni di Gerace (RC)

Domenica 9 Giugno Kalabria Experience in collaborazione con Camminare Liberi e Calabria Condivisa è lieta di proporvi questa fantastica esperienza percorso Naturalistico della Scialata (Torrente Levadio).

Si tratta di uno dei percorsi naturali più suggestivi tra quelli esistenti nella provincia di Reggio Calabria. Numerose sono le meraviglie che la natura propone in questo percorso che snoda il suo tracciato tra gigantesche rocce granitiche e boschi secolari fittissimi, in una natura incontaminata ricca di flora, così bella da lasciare senza fiato!

Le bellissime cascate offrono agli amanti dell’avventura l’opportunità di trovare un piacevole refrigerio nelle fresche acque della fiumara, alberi secolari e cielo azzurro fanno da sfondo a quella che si può ben definire un’esperienza unica!

 

DESCRIZIONE:

Parcheggeremo le auto presso il Casello della Forestale Giancè, o in alternativa si potrà raggiungere l’inizio del percorso (se le condizioni della strada sterrata sono buone). Si prosegue, sulla sterrata in lieve discesa, con ampie vedute sulle vallate sottostanti.

Dopo circa 15 minuti si arriva alla fontana Fallari, si scende dolcemente e poco dopo si arriva al ponticello di Fallari e da questo punto in poi il torrente Levadio offre dimostrazione di tutta la sua bellezza, inserendosi tra le sue suggestive cascate e ad angoli di bellezza indescrivibile, tra suggestive cascate e vegetazione rigogliosa e fitta, attraverso un sentiero ben tracciato e caratterizzato da passaggi fatti di ponti e passerelle che renderanno più avventuroso il viaggio. Arrivati alla cascata “Marasà” si prosegue salendo attraverso una delle tante scalette di legno che si trovano sul sentiero per poi arrivare alla cascata “Schiavone”, una delle più belle che si trovano sul percorso, che diviene accidentato per via di massi posti nel letto della fiumara, enormi e disposti in modo tale da formare un grazioso laghetto. L’occasione sarà anche per fare un bel bagno nelle freschissime acque! Si lascia il letto della fiumara, superando uno dei tanti ponti che si trovano sul sentiero e ci si immette in un viottolo in lieve salita, molto sdrucciolevole, sotto una fitta foresta di castagni.

Dopo circa dieci minuti senza nessuna difficoltà, incantevole e affascinante si presenta dall’alto lo “schioppo” di località Scogli, uno dei più belli e accattivanti dell’intero sentiero. Da qui il sentiero si snoda tra una lussureggiante vegetazione di elci, che si alterna a formazioni di farnettoroverella, ontani, castagni, faggi e con la presenza sporadica di aceri montani, allori e pioppi tremoli. Nei pressi della sorgente è situata, un’edicola con la statua della Madonna di Lourdes, mentre a qualche metro della roccia, sgorga in gran quantità l’acqua oligominerale della “Scialata”, qui faremo la nostra pausa pranzo. Terminato il pranzo si rifà il percorso all’indietro per arrivare al punto di partenza.

 

PROGRAMMA:

Ore 09:30 Ritrovo e registrazione partecipanti (EX STAZIONE FERROVIE DELLA CALABRIA – GIOIOSA IONICA) Viale delle Rimembranze
Ore 09:50 Partenza per San Giovanni di Gerace
Ore 10:30 Arrivo al casello Giancè e inizio trekking
Ore 13:30 Pausa Pranzo (loc. La Scialata)
Ore 14:30 Partenza per il rientro
Ore 16:30 Arrivo alle auto e saluti

 

SCHEDA TECNICA

Livello: E (escursionistico)
Difficoltà: Medio/Facile
Lunghezza percorso: 8km A/R
Dislivello: 220mt
Durata complessiva: 5h
Presenza d’acqua: SI alla fine del percorso
Fondo: Sentiero
Numero Limitato: MIN. 15 MAX 20 PARTECIPANTI

 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:

20€ (comprende, guida escursionistica e assicurazione infortuni)

 

ATTREZZATURA CONSIGLIATA:

Scarpe da trekking, borraccia d’acqua (almeno 1,5lt), k-way, indumenti di ricambio, costume, bastoncini Trekk (facoltativo, )occhiali da sole, crema protezione solare, cappellino, barrette energetiche e spuntino pranzo.

 

COME PARTECIPARE?

Inviare un messaggio whatsapp al numero 3470844564 e fornire i propri dati “nome e cognome e Codice fiscale” (per la copertura assicurativa) entro e non oltre il 7 Giugno 20224.

Si ricorda che in caso di condizioni meteo avverse, l’escursione sarà rinviata e comunicata ai prenotati il sabato entro le ore 20:00

 

Domenica 5 Maggio; Escursione sui sentieri dell’Alica – Pietrapennata (RC)

Domenica 5 Maggio Kalabria Experience in collaborazione con Camminare Liberi, e Ass. al Borgo di Pietrapennata vi porteranno a scoprire la bellezza di un luogo magico e suggestivo, alla scoperta dell’antica abbazia della Madonna dell’Alìca, in prossimità del borgo di Pietrapennata (Palizzi), un’antica abbazia immersa in un paesaggio incontaminato che riesce a regalare suggestioni e bellezza, in un itinerario storico e naturalistico caratterizzato dalla tipica vegetazione di macchia mediterranea di media montagna. Sarà un viaggio attraverso i secoli, che ci consentirà di conoscere la storia di questo luogo di forte spiritualità che ancora oggi non smette di attrarre moltissimi escursionisti da tutto il mondo.

PROGRAMMA:

08:30 Raduno e registrazione partecipanti Piazza dei Martiri (Palizzi Marina)
link appuntamento https://maps.app.goo.gl/abqNjV7FaNjchJ1i7
08:45 Partenza (in auto) verso Pietrapennata
09:15 Arrivo nel borgo di Pietrapennata parcheggio e inizio escursione
11:30 Arrivo previsto presso all’abbazia dell’Alìca
12:00 Partenza per il rientro nel borgo di Pietrapennata
13:00 Degustazione tipica (ospiti dell’associazione al borgo di Pietrapennata)
14:30 Visita borgo di Pietrapennata
16:30 Fine escursione (rientro)

ITINERARIO:

Il percorso partirà dal piccolo borgo di Pietrapennata (673mt s.l.m.) tra strette viuzze e suggestivi vicoli in direzione del cimitero. Da qui parte il sentiero che raggiunge nel cuore della vallata, i ruderi dell’antica abbazia della Madonna dell’Alica (XII sec) che ha custodito fino al 1887 la splendida scultura marmorea, di scuola Gaginesca della Madonna con Bambino (Alica o Lica) che oggi si trova custodita nella chiesa parrocchiale dello Spirito Santo al centro di Pietrapennata. Una volta fatto ritorno nel borgo di Pietrapennata effettueremo una degustazione ospiti dell’Associazione “Al Borgo di Pietrapennata” e subito dopo, effettueremo un giro turistico nel borgo per godere della sua storia, della sua bellezza, dei suoi scorci mozzafiato.

SCHEDA TECNICA:

Livello: E (escursionistico)
Difficoltà: media
Dislivelli: complessivamente circa 120 mt.
Lunghezza del percorso: 5,50 km A/R (sterrato/sentiero)
Fondo: Strada, sentieri, mulattiere
Tempi: ore 3,30 (soste incluse)
Acqua: assente (all’inizio e alla fine del percorso)
Iscrizioni a numero limitato: max 30 partecipanti

ATTREZZATURA CONSIGLIATA:

Zainetto leggero, indumenti a strati (adatti al periodo climatico), cappellino da sole, scarponcini da trekking, Bastoncini da trekking (facoltativi), borraccia d’Acqua (almeno 1,5 lt), maglietta di ricambio, K-way o mantellina (da usare in caso di pioggia), giacca a vento, pranzo a sacco o spuntino di mezza giornata.

 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:

15€ per persona (include, guida e assicurazione)
10€ costo degustazione *facoltativa (su prenotazione)

 

COME PARTECIPARE:

Prenotando inviando il proprio nominativo e codice fiscale (per l’assicurazione)
via WhatsApp al numero: 347-0844564 entro e non oltre il 3 Maggio 2024

Brancaleone vetus

Giornata Nazionale del Paesaggio- Archeotrekking a Brancaleone Vetus (RC)

Per la Giornata Nazionale del Paesaggio 2024 in collaborazione con l’Associazione Calabria Condivisa, la Pro Loco di Brancaleone e FAI Giovani Delegazione Locride-Piana, propone per Domenica 17 Marzo un Archeotrekking alla scoperta della “Città rupestre di Brancaleone Vetus”, l’iniziativa legata al contest fotografico (link) per la realizzazione di un pannello pubblicitario che verrà poi installato presso il borgo antico di Brancaleone, e numerose altre iniziative che la Pro Loco di Brancaleone sta promuovendo, come la realizzazione di un video-spot pubblicitario da far circolare in rete, e dei gadget solidali (calamite). All’iniziativa possono partecipare tutti, Fotografi professionisti, video amatori, foto amatori, semplici appassionati di escursionismo culturale.

Il percorso prevede un itinerario ad anello dell’intera collina su cui sorge il borgo di Brancaleone Vetus all’insegna della scoperta, della storia, della geologia e dell’archeologia di uno dei luoghi più mistici del territorio reggino. Un viaggio oltre il tempo, un percorso enigmatico che esplorerà il borgo e la collina di Brancaleone Vetus, alla scoperta di grotte, panorami mozzafiato e una natura davvero particolare, ricco di erbe e fiori dei più caratteristici.

Brancaleone Vetus il cui antico nome era “Sperlonga” oggi disabitata, è un antico borgo le cui origini risalgono al VI-VII sec a.C. ma è stata accertata la presenza umana sin dal neolitico. Situato su di un promontorio di arenaria per esigenze difensive, le costruzioni a picco sulla roccia sembrano affacciarsi direttamente sul vuoto. Grazie a degli interventi di valorizzazione e conservazione effettuati dalla Sovrintendenza dei Beni Archeologici e Culturali della Calabria è un sito considerato Parco Archeologico Urbano, nel suo insieme include la presenza di antiche grotte o chiese-grotte che furono abitate da monaci orientali provenienti in fasi successive da Armenia, Cappadocia, Siria, Grecia. Fra tutte la chiesa grotta conosciuta sotto il titolo di “Albero della Vita” , esempio unico nel suo genere per caratteristiche uguali alla chiese grotte dell’Armenia e della Cappadocia.

Brancaleone Vetus  oggi è uno dei siti più visitati del territorio Calabrese grazie alla creazione di percorsi ed itinerari all’interno del tessuto urbanistico del luogo con punti di interesse e percorsi che abbracciano ogni aspetto culturale e scientifico.

 

L’itinerario:

Il cammino partirà dalla frazione Razzà (ai piedi della collina) e percorrerà la strada panoramica che in 2 km e circa 40min di camino raggiungerà il borgo, un percorso emozionale che risalirà la collina e offrirà una vista panoramica davvero unica sulla vallata. Giunti presso il borgo visiteremo il sito della Grotta della Madonna del Riposo, per poi proseguire lungo il sentiero che in breve ci porterà tra ruderi, vicoli e affacci panoramici a 360gradi sulle vallate circostanti.

Andremo poi alla scoperta della chiesa- grotta “dell’Albero della Vita”, qui conosceremo la storia degli Armeni venuti in Calabria che edificarono questo ipogeo. Il percorso proseguirà attraverso vicoli e scorci del borgo e giungerà presso il sito dell’Antica Chiesa Protopapale dell’Annunziata caratterizzata da un punto panoramico sull’Aspromonte e le tombe cripta,  poco distante, il sito archeologico di piazza del Ponte dove la presenza di silos granai ci farà ammirare la bellezza del panorama circostante. Giunti in “Piazza Convento” visiteremo la chiesa dell’Annunziata che custodisce al suo interno ciò che resta del prezioso altare marmoreo rinascimentale nonchè alcuni frammenti ritrovati del medesimo altare ed una ricca collazione di icone in stile bizantino, foto d’epoca e documentazione con pannelli di approfondimento storico-scientifico dell’area del parco archeologico urbano di Brancaleone Vetus.

Faremo pausa pranzo presso con una degustazione di prodotti tipici del luogo e ripartiremo per il rientro attraverso un altro percorso ricco di vedute straordinarie sul torrente Altalìa e ammireremo anche uno dei palmenti di età arcaica presenti nell’area di Brancaleone. Giunti in località San Gregorio, attraverseremo  un boschetto di Roverelle che ci condurrà alla scoperta di antichissime, fra queste una in particolare presenta tre croci graffite di matrice Armena.

Riscenderemo la collina seguendo la strada dissestata ed ammirando il borgo (lato ponente)con la luce pomeridiana, giunti sulla strada Provinciale per Staiti attraversando campi un tempo coltivati a Gelsomino e uliveti secolari ben visibili di località Raso. Il percorso completerà l’anello arrivando alle auto nel tardo pomeriggio.

PROGRAMMA:

Ore 09:15 Raduno Partecipanti in Via Risorgimento (Razzà) Brancaleone LINK GOOGLE MAPS
Ore 09:30 Partenza escursione
Ore 10:15 Arrivo previsto a Brancaleone Vetus  (Visita ai luoghi di interesse storico, paesaggistico e archeologico)
Ore 13:00 Degustazione prodotti tipici del luogo (a cura della Pro Loco e delle Aziende Sponsor della giornata)
Ore 14:30 Partenza escursionisti per il rientro
Ore 16:30 Arrivo escursionisti al punto di partenza – Fine e saluti

SCHEDA TECNICA

Escursione di tipo: E/T (Escursionistica/Turistica)
Difficoltà: Medio/Facile
Lunghezza percorso: 8,5km
Dislivello: 280mt in salita, 280mt in discesa
Presenza d’acqua: No (punto ristoro Pro Loco giunti alla meta)

ATTREZZATURA CONSIGLIATA:

Abbigliamento comodo e adatto al periodo, Scarpe da trekking, Cappellino, occhiali da sole, K-way, bastoncini da trekk (facoltativi), scorta d’acqua (almeno 2 lt), barrette energetiche (facoltativo), smartphone, macchina fotografica o drone (facoltativo).

 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:

10 (a sostegno del progetto #RenaissanceBrancaleoneVetus)

Per partecipare al contest “Paesaggi di Calabria”  si richiede di scaricare QUESTO DOCUMENTO e presentarlo all’organizzazione il giorno dell’escursione presso il luogo dell’appuntamento.

Prenotazione obbligatoria entro e non oltre il 14 Marzo 2024 telefonando o inviando un messaggio WhatsApp al numero 3470844564 (fornendo il proprio nominativo)

 

*IN CASO DI CONDIZIONI METEO AVVERSE L’ESCURSIONE VERRA’ ANNULLATA O MODIFICATA NEL SUO INSIEME, GARANTENDO LA MASSIMA SICUREZZA ED INCOLUMITA’ DEI PARTECIPANTI.

 

 

 

Domenica 3 Marzo – Escursione alla Rocca di San Fantino (Motticella)

Domenica 3 Marzo proseguiremo il nostro viaggio esperienziale alla scoperta della leggendaria Rocca di San Fantino, situata nel territorio di Motticella, piccolo borgo facente parte del Comune di Bruzzano Zeffirio, dove natura, leggende e paesaggio si incontrano per condurci nell’anima più profonda della cultura Greco-Bizantina.

DESCRIZIONE DEL CONTESTO:

La rocca di San Fantino è un monolite che svetta imponente sul borgo di Motticella e domina l’intera vallata degli Armeni. Un territorio vasto, dove l’agricoltura e la pastorizia si sposano con la natura ancora selvaggia e parzialmente intaccata dall’uomo.  Questa pietra è ammantata di misteri e leggende, legate ad un presumibile tesoro nascosto che per averlo bisognerebbe compiere un sacrificio (ne parleremo).

L’ITINERARIO:

Ad accoglierci sarà il borgo caratteristico di Motticella, dominato dal Monte Scapparone alto 1.058mt. Partendo dalla piazzetta principale del borgo faremo una breve camminata che attraverserà l’abitato fino a giungere località “Bagni”, dove insiste una sorgente di acqua sulfurea. Raggiungeremo poi la rocca di San Fantino, passando dall’antico Monastero,  attraversando prati pascoli e alcune recinsioni pastorizie, fino a circumnavigare il monolite fino a giungere al punto panoramico dove sarà possibile osservare l’intera “Vallata degli Armeni”. Da questa terrazza panoramica ci concederemo un relax esclusivo e potremo consumare il nostro spuntino/pranzo.  Faremo rientro al borgo di Motticella ripercorrendo il percorso dell’andata e visiteremo i suoi caratteristici vicoli attraverso la storia millenaria del borgo, i suoi punti panoramici, le sue antiche leggende e le antiche testimonianze del passato.

 

PROGRAMMA:

Ore 09:00 Piazza Stazione Brancaleone Marina
Ore 09:15 trasferimento in auto verso Motticella
Ore 09:45: arrivo a Motticella (parcheggio auto e inizio escursione)
Ore 13:00 Pausa pranzo (a sacco)
Ore 14:30 Rientro al punto di partenza (Motticella) e visita dell’intero borgo.
Ore 16:00 Fine esperienza e rientro.

 

SCHEDA TECNICA:

Tipologia Escursione E (Escursionistica)
Difficoltà: Medio/facile
Lunghezza percorso: 2km
pendenze: 100mt
Tipo percorso: 40% strada, 60% sentiero
Adatta ai bambini: Si se accompagnati e vigilati da un adulto
Presenza d’Acqua: Inizio percorso (rifornirsi da casa)

 

Quota di partecipazione:

10€ (a sostegno delle attività della nostra Associazione) da versare al punto di ritrovo

 

Prenotazioni:

Inviando un messaggio WhatSapp al numero: 3470844564 (entro e non oltre il 1° Marzo).

 

Attrezzatura consigliata:

Scarponcini da trekk, abbigliamento a strati e adatti al periodo, cappellino, occhiali da sole, borraccia d’acqua (almeno 1,5lt), bastoncini da trekk (facoltativi), k-way, impermeabile, indumenti di ricambio.

(Sconsigliate, posate in plastica o altri attrezzi inquinanti)

 

NOTE ORGANIZZATIVE:

Ogni partecipante, presa visione del programma e della scheda tecnica partecipa a titolo volontario e solleva l’organizzazione da ogni responsabilità civile o penale che possa derivare nell’ambito dell’attività.

  • In caso di condizioni meteo avverse, l’escursione sarà rinviata e comunicata agli iscritti tempestivamente.

 

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