Di tutte le leggende e superstizioni legate al mondo contadino, l’Italia intera ha da narrare molte storie, abbiamo raccolto queste antiche leggende in questo articolo redatto grazie al nostro partenariato con la Pro Loco di Brancaleone dov’è attivo il Servizio Civile Universale. Con un’ottica protesa verso la sperimentazione su campo di tali suggestioni che ancora oggi, non smettono di affascinarci.

Leggende o teorie, molte delle superstizioni che ancora oggi si tramandano, sono nel suo complesso interessanti ed affascinano ancora oggi come un tempo.

Stiamo assistendo ad un ribaltamento delle stagioni, dovuto a fattori climatici che incidono profondamente sulle nostre abitudini e le nostre vite, in questo progetto editoriale abbiamo raccolto queste leggende al fine di sperimentare e farvi sperimentare la meteorologia di una volta, cercando di non sfatare nessun mito, ma di porre l’attenzione sul valore di tali racconti e superstizioni, applicando il metodo dell’analisi dei fatti, raccogliendo informazioni utili al fine della divulgazione culturale, per cui ringraziamo l’autore di tale ricerca!


I Catamisi e i Catamisicchji;

I Catamisi sono una antica usanza che si basava sull’osservazione del tempo nei giorni che precedevano e seguivano il Natale. Questa usanza era molto diffusa tra i contadini appenninici e serviva per trarre gli auspici per l’anno agricolo. I Catamisi sono i dodici giorni che vanno dal 13 al 24 dicembre, mentre i Catamisicchj sono i dodici giorni che vanno dal 25 dicembre al 5 gennaio. Ogni giorno corrisponde a una metà di un mese dell’anno successivo. Se il tempo è bello, significa che il mese sarà favorevole, se invece è brutto, significa che il mese sarà sfavorevole. Il termine Catamisi deriva dal greco e significa “mese giù e sopra Natale”.


L’origine della tradizione;

La leggenda dei Catamisi e dei Catamisicchj nasce dal fatto che il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, prima della riforma gregoriana del calendario, segnava il giorno più corto dell’anno. In questo giorno si traevano gli auspici per il nuovo anno. La tradizione era molto sentita nel mondo agricolo, che dipendeva dalle condizioni del tempo per i raccolti.


La notte del battesimo dei tempi;

Dopo 24 giorni di appunti e osservazioni, il contadino nella notte del 5 gennaio, detta “la notte del battesimo dei tempi”, faceva la veglia e allo scoccare della mezzanotte usciva a scrutare il cielo. In base alla direzione delle nubi e dei venti, poteva prevedere se l’anno sarebbe stato buono o cattivo. Se le nubi seguivano il vento da levante, era un buon segno, se invece seguivano il vento da libeccio, era un cattivo segno. Se seguivano il vento da ponente, non si poteva dire nulla.


La leggenda dei giorni della merla

Un’antica tradizione popolare riguarda i giorni 29, 30 e 31 di Gennaio, detti i “giorni della merla”. Si tratta infatti, di una leggenda che spiega l’origine del freddo intenso di questo periodo e del colore nero delle piume dei merli. Gennaio non sopportò di essere deriso dalla merla e decise di vendicarsi. Andò da Febbraio e gli chiese in prestito tre giorni, per scatenare una bufera di neve senza precedenti. La merla, ignara, uscì a cercare del cibo e fu sorpresa dalla tempesta. Non riuscì a tornare al nido e si rifugiò nel comignolo di un camino. Quando la bufera cessò, la merla uscì, ma le sue penne erano diventate nere per il fumo. Da allora, i giorni della fine di gennaio sono i più freddi dell’anno e i merli hanno le piume nere.


La storia della merla bianca

La leggenda narra che un tempo esisteva una merla dal becco giallo e dalle penne bianche, che era molto ammirata da tutti gli uccelli. Gennaio, il mese più freddo dell’anno, era invidioso della sua bellezza e la tormentava con le sue gelate ogni volta che usciva dal nido. La merla chiese a Gennaio di durare meno, ma lui rifiutò. Allora la merla si preparò una scorta di cibo e rimase al caldo per tutto il mese, sfidando Gennaio.

Dice ancora la leggenda, che se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo. Un po’ come la tradizione americana del giorno della marmotta.


MONITORAGGIO METEO  DEI CATAMISI E CATAMISICCHJI

Da queste tabelle “secondo le leggende” è possibile rilevare il meteo previsto per i mesi dell’anno in corso.

 

Di Domenico Martino

(Servizio Civile Universale Pro Loco di Brancaleone)